La task force anti Ogm «Intervenga il ministro»
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fonte:
- Messaggero Veneto
La Task force nazionale “Per un’ Italia libera da Ogm” non molla la presa. E dopo aver minacciato azioni a Pordenone, davanti alla Regione stessa, è passata ai fatti chiedendo l’ intervento del Ministro dell’ Ambiente. Parte delle associazioni che fanno parte della Task force, inoltre, hanno chiesto alla Regione di rendere trasparente il rispetto delle raccomandazioni emanate dall’ ente da parte di Silvano Dalla Libera, vicepresidente di Futuragra, che si prepara a rendere note le scoperti fatte dagli scienziati sui suoi campi seminati a Mon 810. Pressing su Orlando. La Task Force (di cui fanno parte Cia, Coldiretti, Confartigianato, Cna, Legambiente, Federconsumatori, Adiconsum, Movimento Consumatori, Codacons, GreenPeace, LegaCoop, Slow Food, Vas, Wwf) nazionale, dopo la riunione della scorsa settimana fatta in città alla presenza del vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, ha bussato direttamente alla porta del ministro dell’ Ambiente Andrea Orlando ritenendo illegittima la messa a coltura del mais transgenico a Vivaro e ancor più la sua raccolta perché non rispettosa, secondo la task force, del decreto interministeriale dello scorso luglio. «Un provvedimento regionale, infatti, autorizza non solo l’ attività di coltivazione ma pure la commercializzazione del materiale vegetale frutto di una procedura non consentita» è quanto sostiene lo schieramento delle forze sociali, economiche e ambientali lanciando l’ allarme sulla contaminazione quasi certa per le campagne limitrofe, non solo friulane. Pericolo evidenziato tra l’ altro dal Corpo Forestale dello Stato incaricato del monitoraggio ambientale. Da Orlando la task force vorrebbe sapere «quali misure intende adottare per assicurare la salvaguardia della biodiversità anche tenuto conto che la Regione contesta l’ applicazione del decreto in forza di una pretesa omissione di sanzioni che possono essere facilmente rintracciate nell’ ordinamento penale». La mancanza del regime sanzionatorio (ndr può essere sanzione anche la previsione della distruzione delle colture) nel provvedimento nazionale, ha spiegato Bolzonello alla task force, lega le mani alla Regione che, in caso contrario, avrebbe dovuto rispondere penalmente della propria azione. La procedura. Alcune associazioni, però, non si sono accontentate di questo. Aiab, Aprobio, Isde, Legambiente e Wwf hanno inviato una richiesta alla Presidente Serracchiani e all’ assessore Bolzonello «per appurare se e come sia stata verificata l’ ottemperanza, da parte del signor Dalla Libera, delle raccomandazioni per la raccolta del mais Mon 810 contenute nell’ ordinanza del 23 settembre a firma del Direttore del servizio del Corpo forestale regionale e per chiedere aggiornamenti sulla procedura sanzionatoria a carico di Dalla Libera per tardata segnalazione semina». La festa pro Ogm. Intanto venerdì alle 11 da Gelindo a Vivaro, Futuragra celebrerà la propria festa. «Le ricerche sul campo – annunciano Dalla Libera e il presidente di Futuragra Duilio Campagnalo, che terranno una conferenza stampa assieme all’ agronomo Tommaso Maggiore e al ricercatore del Cnr Roberto Defez – hanno permesso di raccogliere dati scientifici per sopperire all’ assenza della ricerca pubblica alla quale da 10 anni viene impedito di lavorare». Martina Milia ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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