5 Gennaio 2022

La “svista” di Gianni Morandi fa infuriare il Codacons: “Esposto e diffida sulla diffusione di un brano prima di Sanremo”

Genova – Diventa un caso nazionale la “sbadataggine” di Gianni Morandi che ha postato su Facebook un estratto della canzone che presenterà Festival di Santemo 2022, violando il regolamento.

Il caso, infatti, finisce all’attenzione della magistratura e del Parlamento: il Codacons presenta, oggi 5 gennaio una diffida alla Commissione di Vigilanza Rai e un esposto alle Procure della Repubblica di Imperia e Roma in cui si chiede di pronunciarsi “sulla grave violazione del regolamento del Festival di Sanremo a seguito della pubblicazione sul web di un estratto della canzone dell’artista”.

“ Il regolamento del Festival di Sanremo 2022 – scrive l’organizzazione dei consumatori – impone agli artisti in gara di ‘non eseguire o far eseguire, diffondere, utilizzare e/o sfruttare direttamente e/o indirettamente le canzoni partecipanti a Sanremo 2022 – in tutto o in parte – su qualsiasi rete di comunicazione elettronica e/o con qualsiasi mezzo e/o supporto, in qualsiasi forma e/o modo e/o tecnologia (e così, esemplificativamente ma non esaustivamente: per radio, televisione, telefonia, via internet, etc.) sino alla loro prima esecuzione nel corso di Sanremo 2022′”, evidenzia il Codacons nella sua istanza.

“La canzone di Gianni Morandi, tuttavia, è stata ascoltata dopo la pubblicazione del brano sia sul web che sui social network, situazione che – fa notare l’organizzazione – si pone in netto contrasto con il regolamento della kermesse che vieta categoricamente che le canzoni in gara siano pubblicate prima dell’esecuzione all’Ariston, non avendo più la caratteristica della ‘novità’ richiesta dal regolamento della manifestazione”.

E ancora: “ La decisione della Rai di non escludere Morandi dalla gara nonostante la sua canzone non sia più inedita non solo potrebbe realizzare possibili illeciti (dall’omissione e abuso di atti d’ufficio fino alla truffa), ma annullerebbe la par condicio tra i cantanti in gara, violando gli articoli 20, 21 e 22 del Codice del consumo e il Codice etico Rai, ponendo il cantante in una situazione di evidente vantaggio rispetto agli altri artisti in gara, con ripercussioni sul fronte del televoto e delle scommesse”.

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