26 Giugno 2011

La stangata del pomodoro da 40 cent a 3 euro al chilo

La stangata del pomodoro da 40 cent a 3 euro al chilo
 

Dai campi del senese fino al mercato all´ingrosso di Fondi, da Fondi al mercato di Novoli, da Novoli nei banchi degli ortolani fiorentini. Stupisce il percorso che un pomodoro compie dal campo fino alla tavola. E se tanti sono i viaggi, di più sono le persone che gestiscono i passaggi, tra mediatori, trasportatori, grossisti (più di uno). Così una famiglia acquista a 3 euro al chilo un pomodoro che l´agricoltore ha venduto a 0,40 euro al chilo. Gli operatori del settore confermano la denuncia del Codacons, che ha parlato di rincari del 1.100% dalla produzione al consumatore per le melanzane, 600% per pomodori e lattuga e così via. Se non c´è un legame tra contadino e venditore al dettaglio, le vie della verdura sono davvero infinite: «Io faccio parte di un consorzio che tratta grandi quantità di prodotti e li rivende alla grande distribuzione» spiega Luca Marcucci, agricoltore senese della Cia: «Vendiamo zucchine e pomodori a 0,70 euro al chilo e se trattiamo con i supermercati finiscono negli scaffali a 1,60 euro. Ma se li mandiamo ai grossisti di Fondi, Latina o altri ci guadagniamo 0,40 euro e al cliente finale costano molto di più». Da lì possono arrivare anche a Firenze, a Novoli. «I pomodori fiorentini dei grossisti hanno un costo intorno ai 2 euro, ma posso rivenderli a 3 euro al chilo, contando che li rincarano del 40%-60%, che comprende scarti, spese e tasse» spiega Paola Lazzeri, ortolana di Tavarnelle val di Pesa. Ma proprio lei, stronca la tanto chiacchierata filiera corta. «E´ una moda, sembra la soluzione di tutti i mali. La verità è che a Novoli ci sono i coltivatori diretti, ma un chilo dei loro pomodori fiorentini costa 3 euro al chilo. Sono di ottima qualità e loro hanno diritto a guadagnare, però il costo è più alto del normale, non più basso». Dal canto loro neanche i grossisti ci stanno a prendersi la colpa delle tariffe alte: «Prendo molta roba direttamente dai produttori italiani, e il mio rincaro varia dal 12 al 15% sul prezzo a cui li acquisto – racconta Luciano Bonechi, uno dei più noti di Novoli – Cinque chili di melanzane siciliane le vendo a 3,95 euro e anche i commercianti non possono aumentare il prezzo più del 50%, altrimenti nessuno gliele compra». E snocciola una serie di costi all´ingrosso praticati nel mercato, dove sempre più famiglie si recano il martedì e il venerdì dalle 10 alle 11 o il sabato dalle 9 alle 10 per fare acquisti, senza contare chi si è organizzato in gruppi di acquisto solidale: anguria 0,78 al chilo, carote 0,74, patate 0,65, cetrioli 0,51, finocchi 1 euro, fragole del trentino 4,50.
 

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