6 Agosto 2003

La spesa per le famiglie è sempre più salata

La spesa per le famiglie è sempre più salata

Le organizzazioni dei consumatori temono altri rincari dopo le ferie di agosto



Roma – Estate sempre più calda per i consumatori, e non solo per l`afa. In sette mesi, dal 31 dicembre 2002 al 31 luglio 2003, le famiglie italiane hanno dovuto fare i conti con una raffica di aumenti e sborsare 1.381 euro in più per la spesa. A denunciare il caro-vita «che ormai da troppo tempo imperversa in Italia» è l`Intesa dei consumatori, secondo cui una nuova stangata è pronta a farsi sentire, trascorse le ferie d`agosto.
A suo giudizio si preannuncia, infatti, un autunno caldo, con una serie di nuovi rincari in vista per settembre, mese in cui l`Intesa ha già confermato il terzo sciopero degli acquisti, proclamato per il 16. La spesa delle famiglie, secondo le elaborazioni di Adusbef, Adoc, Codacons e Federconsumatori, è così passata dai 23.480 euro della fine dello scorso anno a 24.861 euro di fine luglio (+6%). A pesare più di tutti sono stati i rincari registrati nei consumi alimentari, che hanno segnato un +11,9%: in altri termini, le famiglie italiane, nell`arco di sette mesi, hanno tirato fuori dalle proprie tasche 274 euro in più (2.574 euro al 31 luglio 2003 contro i 2.300 euro al 31 dicembre 2002).
Nell`elenco dei rincari, al secondo posto si piazzano gli aumenti nel settore dell`abbigliamento e calzaturiero (+10,7%), costati 192 euro in più a famiglia (da 1.800 a 1.992 euro), seguiti da quelli dei servizi bancari (+9,9%, ossia 40 euro in più, da 405 a 445 euro) e della scuola (+8,7%, 32 euro in più, da 375 a 407 euro). La Rc auto ha invece segnato un rincaro del 7,9% (+62 euro, passando da 780 a 842 euro a famiglia), mentre luce e abitazione sono le voci che in termini percentuali sono aumentate di meno (rispettivamente 3,8% e 3,2%).
Una stangata, dicono le associazioni dei consumatori, che comunque è destinata ad «aggravarsi» dopo l`estate, in un clima in cui, ha detto Elio Lannutti, presidente dell`Adusbef, si attendono rincari soprattutto nel settore della scuola, dei trasporti e degli alimenti; questi ultimi, ha sottolineato, dovuti prima alla gelata e poi alla siccità di quest`anno. «Il Governo faccia qualcosa – ha aggiunto Lannutti – per impedire questa continua rapina ai danni dei cittadini».
Quella attuale è una «situazione insostenibile – sottolineano le quattro associazioni – che riduce sensibilmente i redditi delle famiglie e contro cui occorre un intervento deciso da parte del Governo» e «che ha portato» l`Intesa dei consumatori a proclamare per il prossimo 16 settembre il terzo sciopero degli acquisti «per protestare – spiega – contro un caro-vita galoppante che non accenna a placarsi, nonostante le favole dell`Istat, gli accordi beffa sulla Rc auto e gli inutili provvedimenti salva consumi che, con questi aumenti, sembrano più che altro una beffa».


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