La rabbia di meccanici e consumatori
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fonte:
- La Tribuna di Treviso
TREVISO. “Chiediamo un incontro urgente alla Regione. Vogliamo capire come potranno essere risarciti i cittadini che hanno inutilmente speso 12 euro per dotarsi del bollino blu“. Franco Conte, presidente del Codacons, è infuriato. “Non è giusto che i trevigiani abbiano pagato per niente – aggiunge – per cui proponiamo il rimborso diretto della somma già versata, oppure che questa possa essere considerata come credito per il prossimo tagliando“. Le associazioni dei consumatori sono pronte a dare battaglia dopo aver saputo che la giunta Galan ha proposto alla Commissione Ambiente regionale una ulteriore, ormai la terza, deroga all`obbligo di dotarsi del ticket sui fumi di scarico dell`auto. “Spero che in Regione siano responsabili e non facciano pagare il tagliando per l`anno prossimo“, aggiunge Conte. L`Associzione utenti auto, invita i cittadini a boicottare il bollino blu, dopo “questa ennesima presa in giro“. “Non è che pagando una tassa in più non si inquina – sotiene il presidente Adolfo Cappelli – il codice della strada, che è una legge primaria, prevede in modo chiaro i requisti che deve possedere un`auto per circolare. La prima revisione ogni quattro anni, le altre ogni due. Qualcuno mi spieghi perchè la Regione debba obbligare gli automobilisti a farla ogni anno. Nel caso dovessero arrivare multe invito i comitati cittadini a fare ricorso per ottenerne l`annullamento“. Parla di “dilettanti allo sbaraglio“ Mauro Viti, segretario provinciale dei meccanici della Confartigianato. “Dopo che i trevigiani hanno dato una grande prova di civiltà – ha detto – ora viene fuori che hanno buttato soldi per nulla. La Regione si sta comportando come se fossimo alla bocciofila. La mia minaccia di far causa a Palazzo Balbi resta in piedi, anzi, invito anche le associazioni dei consumatori a mettersi in pista“. Parla invece di un accordo politico tradito tra cittadini e amministratori, Paolo Polato, responsabile cittadino dell`Adusbef. “Quello che Provincia e Regione hanno creato si può definire come un “indebito addebito“. Infatti ogni cittadino è libero di far verificare a proprie spese la propria marmitta. In questo modo invece viene obbligato a farlo dalle stesse istituzioni“. Anche i primi cittadini criticano la proposta della giunta regionale, formulata, secondo le intenzione dei vertici della Regione, per favorire proprio i Comuni, dando loro più tempo per pubblicare le ordinanze rigurdanti le sanzioni sul bollino blu. “Stanno raggiungendo il ridicolo – dice Franco Zanata, primo cittadino di Preganziol – perchè in questo modo fanno venire meno la nostra credibilità. Non è possibile caricare i cittadini di costi e poi dire loro che non servono. Significa non dare peso alla bella risposta che i trevigiani avevano dato correndo nelle officine meccaniche per farsi fare il bollino blu“.
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