8 Aprile 2011

La protesta dei precari

La protesta dei precari
 

Il giorno dei precari. Domani anche le vie di Modena si riempiranno di giovani con il volto coperto da una maschera bianca, un corteo di fantasmi del lavoro che chiedono diritti e tutele. Ma alla parata che partirà alle 15,30 da viale Berengario, faranno seguito anche azioni più concrete. Sono quasi 600 i precari della scuola pronti a fare ricorso.
“Il nostro tempo è adesso: liberiamoci della precarietà”, grideranno domani i giovani modenesi che parteciperanno in maschera e maglietta bianca alla parata per le vie del centro. Ma stavolta alla protesta sono pronti a far seguire anche azioni concretissime, forti di una norma europea che stabilisce che non si può essere precari a vita. Direttiva che ha trovato applicazione in una sentenza del tribunale di Genova che ha riconosciuto un risarcimento di 30mila euro a testa a 15 precari della scuola, per la mancata stabilizzazione da parte del Ministero. Una sentenza storica perché ha riconosciuto il diritto all’immissione in ruolo e al riconoscimento degli scatti di anzianità, dopo tre incarichi annuali. Ma anche un provvedimento che se confermato da altri tribunali potrebbe mettere in ginocchio le casse dello Stato. 65mila, secondo lo stesso Ministero i precari che ne avrebbero diritto e che entro il prossimo 31 dicembre possono rivolgersi al giudice del lavoro e chiedere il risarcimento, tantissimi anche a Modena, più di 600. Al momento sono circa 400 quelli che si sono rivolti ai sindacati, mentre 190 hanno aderito alla class action che sta organizzando il Codacons. Il Governo cerca una via d’uscita, mentre i sindacati propongono soluzioni per risolvere definitivamente l’annosa questione delle graduatorie ad esaurimento, ma stavolta i docenti precari sono pronti ad andare fino in fondo anche con l’aiuto delle associazioni dei consumatori

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