La prescrizione nei tributi locali
-
fonte:
- La Città di Salerno
L’ avviso di mora non notificato entro cinque anni dalla cartella di pagamento comporta la prescrizione del diritto al recupero dei tributi locali. Ciò è quanto emerge da una recente pronucia della Suprema Corte la quale si è espressa in merito all’ istituto della prescrizione dei tributi successivamente la notifica della cartella esattoriale. Al riguardo, i giudici hanno chiarito che va applicata la prescrizione: 1) quinquennale qualora la cartella di pagamento faccia riferimento a tributi con prestazione periodica (tassa smaltimento rifiuti, contributo opere di risanamento, passo carrabile, ecc); 2) decennale ai fini IVA, IRPEF e IRAP in quanto obbligazione tributaria non periodica. In altri termini la disposizione codicistica di cui all’ art. 2948 n. 4 cc troverebbe applicazione nella ipotesi di prestazioni periodiche in relazione ad una causa debendi continuativa, mentre la medesima norma non trova applicazione nella ipotesi di debito unico. • In applicazione di tale principio, secondo la Suprema Corte non può negarsi che i tributi locali siano elementi strutturali di un rapporto sinallagmatico caratterizzato da una "causa debendi" di tipo continuativo suscettibile di adempimento solo con decorso del tempo, in relazione alla quale l’ utente è tenuto ad una erogazione periodica, dipendente dal prolungarsi sul piano temporale della prestazione erogata dall’ ente impositore, o del beneficio dallo stesso concesso. Infatti in questi casi l’ utente è tenuto a pagare periodicamente una somma che costituisce corrispettivo di un servizio a lui reso, o richiesto o imposto che in tanto si giustifica in quanto anno per anno il corrispondente servizio venga erogato. * responsabile ufficio legale.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- VARIE
-
Tags: irap, Irpef, prescrizione, Suprema Corte, tributi