8 Marzo 2011

==LA NOTIZIA:BANKITALIA,AUMENTANO TASSI MUTUI,GIU’DEPOSITI

(AGI) – Roma, 8 mar. – Crescono a gennaio i tassi per i mutui di casa: e’ quanto rileva Bankitalia nel supplemento "Moneta e banche". Nello stesso mese, il tasso di crescita sui dodici mesi dei prestiti al settore privato, e’ salito al 4,8% rispetto al 3,6% di dicembre. E calano allo stesso tempo i depositi del settore privato – al netto di quelli di controparti centrali e di quelli connessi con operazioni di cartolarizzazione – registrano una variazione negativa (-1,7% su base annua rispetto al -1,2% di dicembre). Il tasso di crescita sui dodici mesi della raccolta obbligazionaria rimane negativo e pari a -1,6% (invariato rispetto a dicembre). Tornando ai tassi sui mutui, sempre secondo Bankitalia, quelli per l’acquisto di abitazioni erogati nel mese di gennaio alle famiglie, si legge nel supplemento, sono aumentati al 3,36% dal 3,18% di dicembre, mentre quelli sulle nuove operazioni di credito al consumo sono aumentati all’8,78% dall’8,33% di dicembre. Per Adusbef e Federconsumatori, "ancora una volta il sistema bancario fa pagare alle famiglie i costi delle operazioni spregiudicate alle imprese e di allegri finanziamenti erogati senza alcuna meritorieta’ di credito, come dimostra l’aumento delle sofferenze bancarie arrivate al 30%". "Mutui e prestiti sono infatti piu’ cari per le famiglie a gennaio – spiegano Lannutti e Trefiletti – mentre gli interessi riconosciuti sui conti correnti si abbassano, con le banche che introducono ‘un pizzo’ di 3 euro, una vera e propria tassa sugli anziani per poter prelevare i propri soldi alla sportello. Se i prestiti oltre un milione di euro per le societa’ non finanziare, riescono a ridursi dal 2,56% al 2,36%, mentre i tassi sul credito al consumo sono aumentati di quasi mezzo punto dall’8,33% all’ all’8,78% e i mutui aumentano ancor prima dei rialzi dei tassi di riferimento Bce del 7 aprile – concludono – vuol dire che la manovra del sistema bancario per far quadrare i conti, e’ addossata totalmente sulle spalle delle famiglie". Secondo il Codacons, "l’aumento del costo dei mutui e’ un dato molto preoccupante, specie se si considera che la Bce ha gia’ annunciato un possibile aumento del tasso di riferimento a partire da aprile, cosa che metterebbe in difficolta’ con il pagamento delle rate almeno 30.000 famiglie che attualmente riescono a onorare ancora i loro debiti". "Questi dati – spiega l’associazione dei consumatori – dimostrano che anche il ceto medio italiano ha sempre meno soldi ed e’ costretto, per far fronte alle spese di tutti i giorni, o ad attingere alle riserve liquide del conto corrente o a indebitarsi. In pratica la crisi non riguarda piu’ solo gli individui poveri, ma anche chi, fino al 2008, occupava una posizione intermedia nella distribuzione della ricchezza, come piccoli commercianti e artigiani".(AGI) Red/Pit
 

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