16 Marzo 2010

‘ La mia vicina vide l’ aggressione’

«T IZIANA mi disse che quella sera era alla finestra ed è sicura di aver visto l’ assassino. Mi disse che su quella persona non aveva alcun dubbio. Prima l’ ha visto picchiare qualcosa in testa alla barista perché dalla finestra di Tiziana si vedeva l’ interno del locale. Poi mi raccontò di aver notato l’ uomo uscire con una borsa in mano e infilarsi un berretto. Mi disse anche che lei lo conosceva, che aveva abitato nel nostro palazzo. Io l’ ho individuato ricollegandolo alla moglie. Me lo sono ricordato dagli occhi azzurri azzurri, è quel signore seduto lì. Si chiama Corrado Corni». ERMINIA Corbelli, interrogata ieri durante il processo in Corte d’ Assise e relativo all’ omicidio di Achiropita Mascaro, la barista uccisa nel suo locale di via Uccelliera la sera del primo febbraio 2007, ha indicato l’ imputato come la persona che la sua vicina di casa avrebbe visto uscire dal Feeling quella sera. La testimonianza della pensionata e amica dell’ unica testimone oculare, che in incidente probatorio disse di aver visto Corni uscire dal bar della Mascaro, era la più attesa di ieri nell’ aula di Corte d’ Assise. Tiziana Corradini, qualche settimana dopo il delitto, riferì a Erminia e al marito di quest’ ultima quanto avrebbe visto quella notte. Fu proprio Erminia a convincere la vicina a raccontare tutto alle forze dell’ ordine. Il marito di Erminia, sentito sempre ieri mattina, non ricordava quasi nulla. La moglie, invece, ha parlato per due ore raccontando ciò che le è stato riferito dalla vicina Tiziana. Ed è merso un particolare fondamentale per l’ accusa sostenuta dal pm Stefania Mininni. La Corbelli ha raccontato che la sua vicina Tiziana non avrebbe visto solo l’ imputato uscire dal bar, ma avrebbe assistito, dalla finestra del palazzo in via Uccelliera, l’ aggressione all’ interno del bar. PER I DIFENSORI di Corni, gli avvocati Andrea Stefani e Roberto Ghini, però, la Corbelli, che più volte è stata ripresa dal presidente della Corte per alcune ‘ divagazioni’ , sarebbe caduta in alcune contraddizioni. Secondo quanto riferito, infatti, il giorno dopo il delitto la teste oculare, Tiziana Corradini, sarebbe «caduta dalle nuvole» alla notizia che Achiropita Mascaro era stata uccisa. Inoltre, l’ anziana avrebbe parlato dell’ assassino come un muratore che aveva abitato in via Uccelliera. E’ noto, però, che l’ imputatao non ha mai svolto questa professione. Infine le finestre di casa della signora Tiziana, che per la Corbelli erano sempre chiuse con le serrande abbassate. Possibile che siano rimaste aperte solo quella notte? TRA I TESTIMONI di ieri mattina, oltre a Fabio Galli del Codacons che aveva assistito la vittima in alcune delle sue battaglie legali contro il Comune, è stato sentito anche un dipendente comunale, già rinviato a giudizio per concussione nei confronti della Mascaro, che avrebbe incontrato la donna qualche giorno prima del delitto. E’ stato chiamato a raccontare del proprio rapporto con la vittima e delle trattavive in corso per la gestione di un locale. Sentita anche la parrucchiera, Annalisa Benassi, a cui la testimone oculare aveva raccontato del delitto. val. b.
 

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