21 Dicembre 2012

La Lega all’ attacco sui derivati: «Ora ricorso alla Corte dei conti»

La Lega all’ attacco sui derivati: «Ora ricorso alla Corte dei conti»

 

Il Carroccio rilancia dopo la sentenza di condanna per le banche d’ affari Morelli: «L’ accordo del Comune con gli istituti di credito? Uno scandalo» Giannino della Frattina La sentenza che ha condannato quattro banche straniere (le tedesche Deutsche e Depfa Bank, l’ americana Jp Morgan e la svizzera Ubs) colpevoli di aver truffato il Comune sulla vicenda derivati, non basta alla Lega che promette un’ interrogazione e il ricorso alla Corte dei conti. Ad annunciarlo l’ ex assessore Alessandro Morelli ( nella foto ) che dal sindaco Giuliano Pisapia vuole «innanzitutto sapere se con le stesse banche ci siano ancora contratti in essere ». E se così fosse, è la domanda, «quale atteggiamento ha intenzione di tenere l’ amministrazione con chi già una volta ha approfittato del patrimonio dei milanesi ed è stato condannato per truffa aggravata? ». Perché il dubbio è che ci siano altre partite aperte, contratti magari importanti a cui potrebbero aver partecipato gli stessi istituti di credito. Un altro capitolo è quello dell’ accordo extragiudiziale fatto tra le banche (senza ammissione di responsabilità) e la giunta Pisapia che ha rinunciato a costituirsi in giudizio. «È uno scandalo – attacca ancora Morelli – E noi lo abbiamo denunciato stando venti ore nell’ aula del consiglio comunale. La sinistra si dimostra ancora una volta troppo amica delle banche. Quelle stesse a cui ha venduto la Sea tramite il fondo F2i». Accuse respinte dal direttore generale del Comune Davide Corritore che ieri a Radio popolare ha ricordato che il Comune ha avuto «700 milioni di euro senza inficiare la sentenza. Sono più orgoglioso che preoccupato, direi, le banche hanno fatto la transazione sperando di avere l’ assoluzione, è chiaro che se avessimo aspettato la sentenza non si sarebbero poi mai messe attorno al tavolo». Parole che non convincono il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo, memoria storica della sinistra. «Sarebbe stato bello che l’ amministrazione fosse stata parte di questa vittoria », ha detto commentando la sentenza. «Sono contento che si sia arrivati fino in fondo a un giudizio su questa vicenda e continuo a ritenere che non si chiarisca del tutto senza cercare responsabilità anche all’ interno dell’ amministrazione». In difesa della giunta Pisapia si schiera, invece, il consigliere di Sel Mirko Mazzali: «La decisione di transare ha consentito di ottenere un risarcimento che le altri parti civili non hanno ancora avuto, pur non facendo venire meno l’ accertamento della responsabilità». Parole che non convincono il leghista Morelli che dalla Corte dei conti vuol sapere «oggi che le banche sono state condannate, quale sarebbe stato il risarcimento per il Comune e per i milanesi senza quella transazione?». E il Codacons lancia un’ azione risarcitoria collettiva in favore di quanti siano stati economicamente danneggiati. «I derivati infatti sono strumenti finanziari complessi che dovrebbero essere destinati solo a investitori dotati di specifica competenza finanziaria». Mentre le banche hanno venduto «illegittimamente i derivati a investitori non professionali, con costi occulti e rischi elevati». SEDUTA L’ aula di Palazzo Marino. Nel tondo, Alessandro Morelli.

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