La giunta si aumenta le indennità E a Riace infuriano le polemiche
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fonte:
- Gazzetta del Sud
l’ opposizione: insulto alla gente. il sindaco: soldi in beneficenza
Cristina ScuteriRIACE Infervora la polemica, a Riace, per la decisione della Giunta di aumentare gli emolumenti dei propri membri. Con delibera comunale risalente alla metà del mese scorso e pubblicata lunedì , il primo cittadino, Antonio Trifoli, insieme agli assessori Francesco Salerno e Teresa Gervasi, ha rideterminato le indennità di funzione con decorrenza dall’ anno 2020. La deliberazione del tutto legittima, ex legge 157/2019, che vede i compensi degli amministratori incrementati in ragione dei corrispettivi attribuiti normalmente ai Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti, è stata, però, contestata da una parte dell’ opposizione in consiglio comunale. Maurizio Cimino e Flavia Diciommo di “Riacepuntozero” definiscono, senza mezzi termini, tale provvedimento come «un insulto a chi versa in difficoltà assolute». I consiglieri di minoranza «manifestano sgomento per l’ inopportunità dell’ atto approvato». Lo stato di dissesto in cui grava l’ Ente, nonché l’ emergenza Covid-19 con le pesanti ripercussioni economiche su numerosissimi nuclei familiari costretti ad accedere ai bonus governativi per fare la spesa quotidiana, lasciano, infatti, delle perplessità. Ciò, in maniera particolare, se si considera che, proprio il sindaco Trifoli, pubblicizzando l’ avviso di accesso ai voucher di prima necessità sulla sua pagina Facebook, alcuni giorni fa ha sottolineato che «i buoni sono destinati a chi ne ha veramente bisogno». Alla voce dei due consiglieri di opposizione si unisce anche quella del Codacons, che chiede la revoca della delibera: «Si tratta di una delibera intempestiva e inappropriata – si legge in una nota diffusa da Francesco Di Lieto -. In una terra in cui la sofferenza economica viene ancor più aggravata dall’ emergenza sanitaria, appare davvero singolare il comportamento del sindaco di Riace. Nessuno pretende che Antonio Trifoli e la sua giunta abbiano la stessa sensibilità di altri amministratori calabresi, che hanno deciso di rinunciare agli stipendi. Ma ci piace ricordare l’ esempio del sindaco di Bisignano che, con i suoi assessori, ha deciso di rinunciare agli stipendi». Dal canto suo Trifoli ribadisce la chiarezza del provvedimento, una mera applicazione di un articolo della finanziaria. «Lo spirito è stato – ha detto – quello di riconoscere il duro lavoro dei sindaci e degli assessori dei piccoli Comuni. Non era obbligatoria la delibera – ha aggiunto – si poteva applicare in automatico, ma lo abbiamo fatto per maggiore trasparenza». Il sindaco dichiara, inoltre, di aver destinato, per questo mese, l’ aumento all’ acquisto di derrate alimentari anche per i tanti immigrati, «abbandonati dalle associazioni di accoglienza una volta finiti i soldi statali». Non manca poi di sottolineare come Cimino, per molti anni vice sindaco con delega al bilancio, abbia «contribuito attivamente a far raggiungere un debito quantificabile in 4 milioni. Era proprio lui – accusa il sindaco – che di fatto gestiva anche un’ associazione di accoglienza che ha gestito migliaia di euro e ha lasciato sul lastrico tanti operatori». Infine, il sindaco aggiunge di aver dato mandato per procedere alla querela di Di Lieto.
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Tags: Francesco Di Lieto, indennità, Riace