16 Ottobre 2014

La giungla della Tasi a Mantova: solo un Comune su tre ha le detrazioni

La giungla della Tasi a Mantova: solo un Comune su tre ha le detrazioni

da Gazzettadimantova.it

MANTOVA. Uno scenario fortemente frammentato, con uno scarso ricorso alle detrazioni, l’ unica forma di intervento in grado di venire incontro alle esigenze delle famiglie meno abbienti. E con il rischio che molti contribuenti non sappiano ancora che devono pagare. È questo il risultato dello studio della Cgil sull’ applicazione della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, nei 69 Comuni del Mantovano. “Un lavoro supportato dalle circa 10mila pratiche evase dal Caaf del sindacato e dall’ esperienza del confronto con i Comuni, assieme a Cisl e Uil, per chiedere politiche più eque” ha spiegato il segretario generale Massimo Marchini, affiancato dalla segretaria dei pensionati Antonella Castagna e da Donata Negrini, segretaria per le politiche del welfare. La Cgil ha predisposto uno schema riassuntivo della Tasi nei 69 Comuni, elaborando anche un confronto per abitazioni omogenee tra i principali Comun i della provincia. Detto che a Castellucchio e a Gazoldo degli Ippoliti la Tasi non verrà fatta pagare e che l’ aliquota più elevata (ma con detrazioni) è il 3,3 per mille di Ostiglia, la media matematica delle aliquote dei Comuni mantovani è dell’ 1,89 per mille. “L’ aliquota, tuttavia, significa poco – fa presente Marchini – la vera differenza tra un Comune e l’ altro arriva dalle detrazioni. Valga per tutti l’ esempio di Viadana : ha un’ aliquota del 2,7 per mille, quindi molto alta, ma grazie alle detrazioni, con una rendita catastale fino a 400 euro la tassa non si paga”. La media delle rendite catastali delle pratiche seguite dal Caaf Cgil (rappresentative di una tipologia medio-bassa di immobili) è di 700 euro per il Comune di Mantova e di 400 per il resto della provincia. Nell’ esempio della Cgil, un appartamento con rendita di 728 euro a Colle Aperto, quindi non la zona più prestigiosa della città, arriva a pagare di Tasi 293 euro, superando i 300 in caso di garage. “Abbiamo chiesto inutilmente al Comune di Mantova di applicare detrazioni” ha sottolineato Marchini. Ma il capoluogo non è certo stato l’ unico a comportarsi così: solo 23 Comuni su 69, esattamente un terzo, le hanno applicate. C’ è chi, come Casalromano , l’ ha fatto in modo simbolico (10 euro). Il caso più virtuoso, per la Cgil, è quello di Asola : “È stata l’ intesa migliore – rileva Antonella Castagna – perché le detrazioni sono applicate tenendo conto anche della numerosità delle famiglie, della presenza di disabili e alle famiglie under 35”. Le detrazioni, poi, sono più che altro determinate in base a parametri generalisti: nessun riferimento alla condizione sociale o all’ Isee che, secondo la Cgil, avrebbe fotografato meglio la situazione, seppur comportando problemi di stima del gettito complessivo per i Comuni. La novità più significativa della Tasi, tuttavia, è il fatto che una quota (tra il 10 e il 30%) possa venire pagata anche dagli inquilini. La decisione spetta ai Comuni, e in 27 hanno deciso di non fare pagare la tassa agli occupanti. La media matematica per i 69 Comuni è del 13,9%. Con un problema: visto che solo Poggio Rusco e Ponti sul Mincio hanno inviato informazioni a domicilio, c’ è il rischio che molti contribuenti, soprattutto gli anziani, nemmeno sappiano che devono pagare la tassa. E il tempo stringe: per chi non ha già pagato la prima rata a giugno (tra questi ci sono i residenti di Mantova), la scadenza è domani. Il saldo, per tutti, sarà invece il 16 dicembre. COSTERA’ PIU’ DELL’ IMU La Tasi costerà a famiglie e imprese più della vecchia Imu. In 5.279 Comuni che hanno deliberato aliquote e regolamenti, oltre 15 milioni di italiani, in prevalenza proprietari ma in molti Comuni anche inquilini, sono chiamati a pagare un acconto medio di 74 euro, 148 euro il totale che però sale a 191 euro se si prendono in considerazione le sole città capoluogo. Il costo della Tasi sarà leggermente più basso ma la distribuzione della nuova tassa è meno equa: pagherà un po’ di più chi prima era esente o pagava cifre basse e pagheranno molto meno i proprietari di quelle abitazioni con rendite catastali elevate. Dalle simulazioni sindacali, in questo caso la Uil , emerge infatti che “per una famiglia su due il costo della Tasi sarà più caro di quanto pagato con l’ Imu nel 2012”. La media dell’ aliquota è al 2,63 per mille (superiore all’ aliquota massima “ordinaria”), seppur “addolcita” dalle detrazioni introdotte dai Comuni. L’ aliquota media complessiva applicata in tutti i Comuni è dell’ 1,99 per mille ma bisogna fare i conti con almeno 100mila combinazioni diverse con tutte le implicazioni burocratiche e il rischio di errori. L’ ufficio studi della Cgia di Mestre individua in Bologna, Roma, Bari e Genova, tra le grandi città italiane, le tasse comunali più elevate ma evidenzia anche che il taglio ai trasferimenti ha messo effettivamente in difficoltà gli enti locali. Secondo il Codacons, all’ appello mancano ancora 659 Comuni ritardatari che non hanno deliberato le aliquote. Più del versamento, tuttavia, la preoccupazione principale è legata alla difficoltà di capire i meccanismi di calcolo e detrazioni. Anche le imprese, in particolare quelle del terziario, non sanno qual è l’ importo da versare e oltre il 60% registra un aumento dei costi burocratici per fare fronte a questo obbligo, tanto che quasi una azienda su due pagherà la nuova tassa con difficoltà. A lanciare l’ allarme è l’ indagine realizzata da Confcommercio-Imprese che sottolinea che le aziende più in difficoltà sono quelle più piccole. Anche la Tari, la nuova imposta sui rifiuti preoccupa le imprese: il 64% degli imprenditori giudica elevato o molto elevato il peso degli adempimenti legati alla Tari e questo è dovuto sia alla complessità degli adempimenti (52,1%), sia perché non è chiaro che cosa bisogna fare e quanto bisogna pagare (47,9%). Per 1 impresa su 4 ci sarà un aggravio di oltre il 100% in più rispetto a quanto si pagava prima.

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this