12 Ottobre 2005

La fortuna dei maghi? Sei milioni di creduloni

Carissimo Lubrano, ho seguito con particolare interesse il dibattito che in due riprese si è svolto in televisione sui maghi, sulle persone che sarebbero dotate di poteri speciali e sulle arti divinatorie in genere. Parlo di “Mattina in famiglia“ su Raidue, di cui lei è uno dei conduttori. Avrei voluto partecipare alla discussione per telefono ma trovavo sempre occupato. Per dire la mia, ecco. Innanzitutto condivido l`opinione di Carlo Rienzi del Codacons sulla innocuità dell`oroscopo e quella degli scienziati come il professor Zichichi che negano l`influenza degli astri sui destini degli uomini. Ma leggere l`oroscopo mi diverte, che male c`è? Mentre considero pericolosa ogni forma di magia. Ho letto per esempio con sgomento il ripetersi di furti di ostie consacrate. Ed era questo che volevo chiedere agli esperti in tv. È vero che sono furti su ordinazione di sette sataniche che usano le ostie rubate per i loro riti?
Lucilla D. – NAPOLI

Pare di sì. Tanto è vero che dei furti di ostie si è parlato al recente Sinodo dei vescovi. Quando viene distribuita la comunione, l`assistente del sacerdote celebrante controlla adesso con rinnovata attenzione che i fedeli portino l`ostia alla bocca perché pare che i malintenzionati si presentino all`altare e profittando del fatto che la particola viene data nelle mani del comunicando, la facciano sparire per destinarla poi a culti satanici. Uno dei vescovi, rivelando la crisi dei confessionali, ha detto esplicitamente che il “declino della confessione“ provoca una vera e propria fuga dei fedeli verso la magia, l`occultismo, le pratiche esoteriche in genere. E questo mi sembra un aspetto inedito della cosiddetta secolarizzazione. Diminuisce dunque il numero di credenti che va a battersi il petto nel buio di un confessionale. Lo sapevate? Io no. Però collego il fenomeno al vuoto delle chiese, più volte denunciato dai parroci. Ci dovremmo chiedere perché, visto che il bisogno di sacro è crescente nella nostra società come nel mondo intero e considerando le folle oceaniche che accorrono in piazza San Pietro a ogni evento papale. Ci dovremmo chiedere altresì quale ragione spinga i “fuggitivi“ nelle braccia dei maghi o delle sette. È impressionante il numero di italiani che consultano maghi, fattucchiere e chiromanti: sei milioni e mezzo, calcola la Doxa. Un`altra fonte, l`Eurispes, parla di dieci milioni per un giro di affari che supererebbe i 5 miliardi di euro annui (ossia diecimila miliardi di vecchie lire). Voglio ricordare che nel marzo scorso su sollecitazione di una associazione di consumatori, il Codacons (a cui fa riferimento la signora Lucilla nella sua lettera), l` Autorità Garante per le Comunicazioni deliberò di vietare le trasmissioni di televendite relative a beni e servizi di astrologia, cartomanzia e pronostici tra le ore 7 e le 23. «Riceviamo purtroppo numerose segnalazioni di persone che attraverso queste televendite hanno perso parecchio denaro e hanno vissuto drammi psicologici anche gravi». Perciò, dichiarò il segretario Carlo Rienzi, consideriamo questa decisione una vittoria. Da allora maghi e fattucchiere trovano ospitalità sulle tv private solo di notte. Sull`oroscopo il discorso è diverso, lontanissimo dai rischi che configurano le pratiche occultiste. Diciamo intanto che la maggioranza di coloro che prestano l`occhio e l`orecchio all`astrologia lo fanno per puro divertimento, proprio come la nostra Lucilla. Una non dimenticata inchiesta della Doxa (che risale al 98) dice che gli italiani che credono nell`influenza degli astri sulla nostra quotidianità sono una minoranza, il 31%. Quelli che negano valore a codeste previsioni sono il 44%, la maggioranza. Gli esperti di statistica definiscono il consumo di oroscopi in Italia un consumo “debole“. Gli oroscopi godono però di grande popolarità e sono seguitissimi alla radio, sui giornali e in televisione. Faccio un esempio: Paolo Fox a “Piazza grande“ su Raidue la mattina alle 11 vanta indici di ascolto altissimi nel suo quarto d`ora di cordialissime chiacchiere. Ma, a prescindere da Fox, la Doxa rileva che a tanto successo non corrisponde un alto tasso di credibilità del potere profetico degli oroscopi: solo il 15% degli intervistati ammette che le previsioni si sono avverate.

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