24 Settembre 2020

La Figc indaga su Suarez

l’ uruguaiano passa all’ atletico madrid nel giorno in cui si muove la giustizia sportiva per acquisire gli atti
… Luis Suarez passa dal Barcellona all’ Atletico Madrid, ma più che per il pianto di addio il nome del centravanti uruguaiano resta al centro dell’ attenzione per l’ esame «farsa», così definito nell’ autorizzazione alle perquisizioni di martedì nell’ Università per stranieri di Perugia (indaga anche la procura della Federcalcio). Una sessione «ad hoc» che per il procuratore capo Raffaele Cantone è stata «motivata da esigenze logistiche (legate all’ occupazione di aule) e di sicurezza – scrive l’ ordinanza – quando invece la sessione straordinaria veniva istituita unicamente per consentire il rilascio di un falso attestato». Alla rettrice Giuliana Grego Bolli e direttore generale dell’ Ateneo Simone Olivieri è stato contestato anche il reato di concorso in corruzione, l’ avviso di garanzia fa riferimento agli articoli 110 e 319 del codice penale ma senza la descrizione dei fatti ipotizzati. Entrambi restano indagati anche per falsità ideologica e rivelazione di segreto di ufficio, insieme alla direttrice del Centro di valutazione e certificazione linguistica Stefania Spina, al professore Lorenzo Rocca – che ha esaminato il calciatore – e all’ impiegata Cinzia Camagna. Nessuna indagine a carico della Juventus o di suoi tesserati, nelle scorse settimane la società aveva coadiuvato lo staff di Suarez nella ricerca di una università per lo svolgimento dell’ esame, mettendolo in contatto proprio con l’ ateneo perugino, ma la pratica era poi stata gestita direttamente dall’ entourage del giocatore. Tra le intercettazioni emerge anche il dialogo in cui l’ avvocato torinese Maria Turco apre alla possibilità di nuove collaborazioni con l’ università al dg Olivieri, ma la frase per i pm non può essere classificata come esplicita pressione e la stessa Turco chiarisce la propria posizione in una nota. «Le mie parole sono state riportate fuori con testo – spiega l’ avvocatessa, che assiste i bianconeri come parte lesa anche nel processo «Last Bet» in cui sono imputati alcuni ultras – e in maniera incompleta. Ho espresso la richiesta che la procedura di esame avvenisse, come previsto, in presenza e senza alcun tipo di trattamento di riguardo». Riguardo il riferimento ad altri calciatori va interpretato «come un bagaglio di conoscenza procedurale – conclude – da utilizzare per casi futuri, solamente laddove ce ne fosse la necessità. Nessun accordo dunque. Nessuna trattativa. Semplicemente una presa d’ atto. Come noto alle cronache, peraltro, il calciatore non è stato tesserato in Italia e la società che, in quella fase, si era interessata a lui, aveva poi esplicitamente cambiato obiettivi di mercato». Il Codacons ha presen tato un esposto sia alla Procura che alla Federcalcio chiedendo un «riscontro della giustizia, non solo ordinaria, ma anche sportiva» attraverso il presidente Marco Donzelli. La Procura Federale ha aperto un’ inchiesta, il procuratore Giuseppe Chiné ha richiesto gli atti dell’ indagine alla magistratura ordinaria, ma al momento non sembrano configurarsi violazioni dell’ articolo 32 del Codice di giustizia sportiva, visto che a nessun tesserato vengono contestati «atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o comunque alterati al fine di eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di calciatori extracomunitari». Il presidente della Figc Gabriele Gravina prova a stemperare i toni. «Credo che si stia esagerando, è arrivato in Italia per completare il suo percorso di studi visto che aveva cominciato a masticare l’ italiano qualche anno fa – la battuta di Gravina in riferimento ai Mondiali 2014 – e Chiellini ne sa qualcosa. Lasciamo lavorare la Procura Federale, ove ci saranno presupposti fondati credo non ci siano dubbi nell’ avere fiducia nella giustizia sportiva».

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