5 Ottobre 2006

La dura realtà del reality: “Wild west“ rischio chiusura

ROMA Di mucche e di fagioli, agli spettatori importa poco e niente. Tanto che il Wild West della tv scivola sotto il 7 per cento di share ed è sull`orlo della chiusura. A rischio anche Reality Circus , che fa ancora i balletti in palinsesto e proprio ieri è stato sbattuto nell`arena contro Un`isola dei famosi abitata per lo più da semisconosciuti. La pupa e il secchione continua a cavarsela, ma la gente inizia a dubitare: possibile che le concorrenti siano così tanto – troppo – ignoranti? Per i reality satellitari non esistono ancora ascolti dettagliati, e probabilmente proprio per questo Sky ne manda in onda una manciata, compreso quello per eterosessuali e non, di Alessandro Cecchi Paone. E Sex talk (da stasera alle 23,10 su Jimmy), titolo chiaro quanto l`argomento al quale segue un film erotico di culto, primo della serie La vera gola profonda . Ma non finisce nel 2006. Torneranno l`ennesimo Grande Fratello, un real-on-the road con la coppia doppia “V“, Ventura & Venier, e anche un`altra Talpa e un`altra Fattoria . Il comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione e minori, il Codacons e le altre associazioni continueranno a protestare. E il pubblico a fuggire. Mentre la tv, (in modo originale o dissennnato?) insiste nello spremere un genere già spremuto. Che lo spettatore sia satollo, lo dicono i risultati. Che sia sottovalutato, anche. Lo spettatore sceglie e sceglie sempre meglio. E` stufo di finte lacrime, finte risse, finti reality. Che un tempo, quando esisteva solo la buona tv, erano privi di montepremi e di concorrenti, non si chiamavano così, ma lo erano davvero. Come dimenticare il Nanny Loy delle prime candid camera? O le meravigliose inchieste di Luigi Comencini?

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