La denuncia di una maestra: «Ai bambini solo sette ravioli»
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fonte:
- Il Giorno
di LUCA SALVI ? MILANO ? FINORA erano stati i genitori a contestare il servizio di Milano Ristorazione. Ora è la volta di una maestra che, stanca dei «pasti scarsi» serviti ai propri alunni, ha fotografato un piatto e girato la foto all’ azienda che gestisce la refezione scolastica e alle associazioni di consumatori. Il Codacons insorge ma Mi.Ri. replica: «I nostri menu rispettano le linee guida nazionali». Ecco com’ è andata. Mensa scolastica, quinta elementare, poco prima di Pasqua. Arriva l’ ora di pranzo. La docente constata le porzioni nel piatto dei suoi bambini di 10 anni: 7 ravioli ricotta e spinaci per ciascuno. Dopo il primo, un piatto di pesce. «Che non tutti i bambini gradiscono». Saputo dalle scodellatrici che il cibo consegnato era scarso, la maestra segnala il fatto a Milano Ristorazione. Non ricevendo risposte, gira alle associazioni dei consumatori l’ immagine dei 7 ravioli, spiegando come «la nostra referente di scuola spesso comunica i problemi che via via si presentano, senza ottenere alcun tangibile miglioramento». IL CODACONS insorge contro «i pasti da fame». «Dei bambini di 10 anni non diventano certo obesi se mangiano più di 7 ravioli ? afferma il presidente Marco Donzelli ? solleveremo il problema delle dosi in Tribunale, non appena sarà fissata l’ udienza dell’ azione collettiva». UNA CLASS action promossa lo scorso anno «per un miglioramento del servizio». «Nell’ atto di citazione abbiamo già denunciato la questione. I piatti proposti non hanno grammature diverse a seconda dell’ utenza a cui sono destinati, come specificato invece nel contratto stipulato tra Milano Ristorazone e Comune». Nel tardo pomeriggio arriva la replica di Mi.Ri.: «Rassicuriamo i genitori: Milano Ristorazione, per quanto concerne le grammature degli alimenti serviti, rispetta le indicazioni delle Linee guida nazionali per la ristorazione scolastica del ministero della Salute e delle linee guida regionali, validate dalla Asl di Milano ad ogni revisione del menu, che viene rielaborato periodicamente, anche su base stagionale, nonché il contratto di servizio con il Comune, garantendo, quando gradito, la possibilità di chiedere porzioni più abbondanti o di bis». Nel piatto in questione sarebbe stata rispettata la quantità prevista, ovvero 90 grammi.
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