La cricca dei ricorsi tributari pilotati: Tangenti e regali a giudici e avvocati
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fonte:
- Corriere.it
Roma,
13 misure cautelari anche nei confronti di dipendenti
dell’amministrazione finanziaria, di consulenti e commercialisti. In
cambio delle mazzette i contribuenti ottenevano sgravi fiscali e
vincevano ricorsi
Una cricca in grado di pilotare i ricorsi tributari e far ottenere sgravi fiscali in cambio di denaro. Sono 13 le misure cautelari firmate dal gip di Roma nei confronti di giudici, dipendenti dell’amministrazione finanziaria civile e militare (anche in pensione), avvocati, consulenti e commercialisti. Perquisiti case e uffici. Le accuse sono di concussione e corruzione, compresa quella in atti giudiziari. A otto indagati è contestata anche l’associazione per delinquere.
La rete
L’inchiesta «Pactum sceleris» ha rivelato, secondo la Finanza, una rete in grado di sterilizzare l’attività di accertamento del Fisco. I contribuenti, dopo aver pagato tangenti in denaro o sotto forma di regali alla cricca, ottenevano sgravi di imposte dall’Agenzia delle entrate o riuscivano a vincere i ricorsi promossi davanti alla Commissione tributaria regionale e provinciale di Roma. Ciascuno dei 13 indagati aveva un ruolo preciso e il sistema era così rodato da garantire pieno successo a chi era disposto a versare la mazzetta.
Il «pentito»
È stato un professionista a rompere il circolo vizioso: vessato dalle continue richieste, ha finito per rivelare ai finanzieri della compagnia di Velletri l’esistenza dell’organizzazione. Il resto lo hanno fatto le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. L’inchiesta ora prosegue sia per recuperare il denaro frutto delle tangenti, sia per “resuscitare” i provvedimenti tributari indebitamente annullati grazie all’intromissione della cricca.
«Danno ai romani onesti»
Il Codacons ha annunciato che si costituirà parte offesa «a tutela della collettività». Perché, spiega il presidente Carlo Rienzi, «gli illeciti commessi hanno prodotto un danno economico evidente ai Carlo Rienzi,onesti, centinaia di migliaia di romani che hanno regolarmente pagato i propri debiti con il Fisco o perso ricorsi nelle commissioni tributarie».
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