18 Aprile 2013

La Costa chiede i danni a Schettino

La Costa chiede i danni a Schettino

        

GROSSETO La Costa Crociere nel processo sul naufragio della Costa Concordia avrà una doppia veste: nel pomeriggio di ieri il gup Pietro Molino ha deciso per la chiamata della Compagnia a “responsabile civile” dopo che in mattinata l’ aveva ammessa come parte civile. Nel primo caso Costa è citata per pagare i danni causati dai suoi dipendenti imputati nel processo, su tutti il comandante della nave affondata davanti all’ isola del Giglio, Francesco Schettino, originario di Meta di Sorrento. Nel secondo chiederà il risarcimento per i danni subiti. Tra le oltre 250 parti civili figurano la presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri di Difesa, Interni, Economia, Infrastrutture e trasporti. Non è stato invece ammesso il ministero dell’ Ambiente perché il giudice dell’ udienza preliminare avrebbe rilevato l’ esistenza di un’ altra inchiesta per reati ambientali già in corso sullo stesso evento. Di conseguenza, il computo dei danni lamentati dallo Stato scende da 37 a 25 milioni di euro. Il ministero dell’ Ambiente, stimava stimava per sé un risarcimento di quasi 12 milioni. Ammessi anche il Comune dell’ isola del Giglio (che ha stimato danni per 80 milioni di euro), la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto e la Camera di commercio di Grosseto. Tra le parti civili ammesso anche il Codacons. Sono stati tutti ammessi i superstiti del naufragio che hanno fatto richiesta.
        

 
        

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