21 Novembre 2006

La class action non decolla

LA PROPOSTA DI LEGGE La class action non decolla

La “Class Action“ all`americana per risarcire i consumatori. E` ciò che vogliono i cittadini e le associazioni dei consumatori per introdurre anche in Italia le cause collettive. Il presidente regionale del Codacons Franco Conte lancia un forte appello alle forze parlamentari: “I nostri rappresentanti al governo dovrebbero muoversi di più per far passare finalmente la legge sulla Class Action, frenando quindi l`assurdo ostruzionismo delle lobby“. E proprio su questo fronte, a Montecitorio sono giorni caldi. Giusto il tempo di smaltire le tossine del primo passaggio della Finanziaria, e poi entrerà nel vivo la battaglia per l`approvazione della legge sullo strumento giuridico che in molte parti del mondo garantisce il risarcimento completo dei danni subiti. L`indignazione per gli scandali finanziari (da Cirio a Parmalat, dai Tango-bond alle scalate dei “furbetti del quartierino“) è enorme: sono migliaia i risparmiatori ammessi come parte civile al processo per il crac dell`impero di Tanzi, scappato all`estero con le sue fortune. Ma solo tra qualche giorno si capirà se davvero governo, maggioranza e opposizione, condividono la volontà di dotare l`Italia di una legge sull`azione collettiva. “Non vogliamo fare una cosa all`americana, mandando la gente in giro per avvocati“, ha spiegato il ministro Pierluigi Bersani ieri ai giornali e alle agenzie, “però le grandi società di servizi e le grandi imprese devono imparare a comportarsi come si deve, perché sappiano di poter ricevere non solo un buffetto ma anche un ceffone“.

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