La Cgil al 118 «L’ ambulanza torni al presidio sull’ Aurelia»
-
fonte:
- Il Messaggero
di GIANNI PALMIERI Scoppia la guerra per l’ ambulanza a Marina di San Nicola. Ad accendere le polveri è stata la Fp Cgil con un duro attacco contro la direzione del 118 per la decisione di lasciare tutto l’ anno l’ ambulanza nella frazione di Ladispoli, spostandola dal presidio della via Aurelia dove in servizio ne è rimasta solo una. Così come espressamente chiesto dal Codacons e dal Consorzio col placet del comune. «Siamo davanti ? dice il coordinatore Fp Cgil Sergio Bussone ? ad una un’ evidente anomalia organizzativa sulla collocazione di un’ ambulanza che rischia di compromettere ulteriormente il sistema di emergenza sanitaria 118. Chiediamo l’ immediata ricollocazione dell’ ambulanza da Marina di San Nicola alla postazione di Ladispoli». Sono i numeri, secondo la Cgil, a motivare questa richiesta di immediato ritorno a Ladispoli del mezzo. «L’ ambulanza ? prosegue Bussone ? in estate ha una sua utilità a Marina di San Nicola per la presenza dei villeggianti e l’ aumento netto della popolazione. Siamo rimasti sbalorditi quando lo scorso 28 settembre il 118 ha ordinato il ritorno del mezzo nella frazione, sguarnendo di fatto la postazione di Ladispoli che nei primi 9 mesi dell’ anno ha effettuato ben 2.540 interventi di soccorso a fronte dei 28 svolti dall’ ambulanza a Marina di San Nicola. Non comprendiamo le motivazioni di tale spostamento ma visti alcuni precedenti forse a Marina di San Nicola ci abita qualcuno famoso o politicamente importante?». Secca la replica del Codacons al sindacato. «E’ bizzarro ? dice il coordinatore Angelo Bernabei ? che la Cgil si metta a contare il numero delle vite salvate come se 28 cittadini fossero meno importanti di 2.540. L’ ambulanza deve rimanere a Marina di San Nicola dove ha svolto un prezioso compito di utilità sociale. Invitiamo il 118 a non cedere alle pressioni». RIPRODUZIONE RISERVATA.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- SANITA'
-
Tags: Ambulanza, cgil, la dispoli, sanità , Sergio Bussone