7 Aprile 2016

La Calabria promossa con sciatteria

La Calabria promossa con sciatteria
oliverio: «aperta inchiesta interna», ma il codacons si rivolge alla corte dei conti

CATANZARO – Sbagliare una volta è normale, tornare sullo stesso errore a distanza di un anno è quasi assurdo, specie quando gli errori vengono commessi dalla Regione per promuovere il territorio. Gli errori sono tutti su una pagina pubblicitaria stampata sulla rivista di bordo di Ryanair, la compagnia low cost tra le più utilizzate al mondo. Ad accorgersene è stata la blogger Selvaggia Lucarelli che contesta la «sciatteria». Una immagine dell’ Arcomagno di San Nicola Arcella con su scritto in bianco “Calabria… un altro paradiso”. Sulla battigia, nella foto, c’ è un gruppo di bagnanti, poco più indietro qualche telo poggiato su uno scoglio. “Ditemi voi se è possibile – scrive la Lucarelli – che il titolo sia un mesto arial bianco che si vede malissimo e non è manco centrato, velo pietoso sui puntini di sospensione in un titolo (con la minuscola dopo), nella scritta in fondo “sistema aeroportuale” sia scritto “sistema aeroportualeR”. Peracottari tutti. Chi ha incaricato dei peracottari, chi non ha visto gli errori dei peracottari e chi paga dei peracottari per lavorare con tutti i grafici/pubblicitari/copy bravi che fanno la fame. L’ altro Paradiso non è la Calabria. È il posto in cui per questa mediocrità non c’ è spazio. La Calabria è una regione bellissima, merita di più. Ribellatevi amici calabresi». IL CODACONS – Subito all’ attacco l’ associazione dei consumatori che ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti per accertare se «la pagina sia stata pagata dalla Regione Calabria e, in tal caso, i costi di una pubblicità realizzata in modo approssimativo e superficiale e che rischia di danneggiare seriamente il turismo locale». Ma il Codacons, più che prendersela per la sciatteria si concentra sui particolari. «All’ interno del messaggio pubblicitario – scrivono – compare la foto di una spiaggia dove alcuni bagnanti prendono il sole: uno di questi appare ripreso di spalle con le natiche che fuoriescono dal costume. Nella stessa immagine un bellissimo scoglio viene utilizzato come guardaroba, con tanto di teli da mare e ciabatte parcheggiate sulla sua superficie». L’ INCHIESTA DIOLIVERIO- A stretto giro e sempre sui social, ar riva la risposta di Oliverio che ha annunciato una inchiesta sul caso. «Ha ragione Selvaggia Lucarelli scrive – che ringrazio per aver segnalato una vicenda che non può in alcun modo trovare giustificazioni. Di fronte a questa ennesima porcheria frutto di una burocrazia sciatta ed indolente disporrò immediatamente una indagine conoscitiva per accertare ogni responsabilità. La Calabria merita altro». IL PRECEDENTE – Soltanto nel mese di aprile dello scorso anno, infatti, l’ associazione “Accademia dei Bronzi” e l’ associazione “Teu ra”, avevano segnalato il fatto che, in un inserto a pagamento, pubblicato dall’ assessorato al Turismo sulla rivista “Ulisse” dell’ Alitalia, Catanzaro veniva descritta come una città dalla quale si potevano osservane sia il mar Jonio che il mar Tirreno, ma che soprattutto, in alcuni periodi, lo sguardo poteva raggiungere persino il Vesuvio, confondendo il noto vulcano della Campania con lo Stromboli. Un errore estremamente più grave di questo. In ogni caso la questione fu segnalata ufficialmente al presidente della Giunta da Antonio Montuoro ma evidentemente non è servita a nulla. E anche stavolta sul caso ritorna l’ Accademia dei Bronzi «Da calabresi che amano davvero questa regione non possiamo che condividere l’ appello della Lucarelli e ribellarci, chiedendo conto, a chi di dovere, delle spese sostenute per questa nuova “peracottata”». e. l.

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