19 Luglio 2002

La benzina non cala di prezzo e i consumatori la boicottano

La benzina non cala di prezzo e i consumatori la boicottano


Dopo lo sciopero degli acquisti contro il caro-euro, quello della benzina. Il 31 luglio e l?1 agosto le associazioni dei consumatori invitano gli automobilisti europei a non rifornirsi presso i distributori delle tre compagnie piĂą care di ogni Paese. Che in Italia sono Api e Tamoil per la Benzina e Fina per il gasolio.
Secondo l?Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Federconsumatori e Codacons) con la diminuzione del dollaro rispetto all?euro i prezzi dei carburanti dovrebbero diminuire. ma non è così. Alla pompa benzina e gasolio costano sempre uguali. a qui l?invito a reagire boicottando le compagnie che applicano i prezzi più elevati.
?Per acquistare 1 litro di benzina senza piombo i consumatori italiani, secondo i dati pubblicati dal Ministero delle AttivitĂ  Produttive Cabina di Monitoraggio dei Prodotti Petroliferi, spendevano ? un anno fa – 2.114 lire (euro 1,091 il 30 giugno); 2.020 lire (euro 1,043) il 16 luglio; 2.000 lire il 1 agosto (euro 1,032); 1.990 lire il 16 agosto (euro 1,027) ! ? dicono le associazioni. ?Un anno fa, un litro di benzina senza piombo era gravato da 0,699 euro di imposte complessive; oggi, tali imposte sono passate a 0,718 euro, con un differenza di 1,9 centesimi di euro (37 vecchie lire). Ricordiamo che, lo scorso anno, vigeva il bonus fiscale di 50 lire (2,6 centesimi di euro).
Sempre un anno fa,il greggio importato costava 27,12 dollaro al barile (Fonte: MICA-Casaccia,ENEA), mentre la media del greggio importato a maggio-giugno 2002,che stiamo consumando in questi giorni,è stato regolato ad un costo di 24,78 dollari USA. Poiché un barile di petrolio costa oggi oltre 2 dollari in meno di 14 mesi fa, mentre l?euro si è rivalutato del 16 per cento sul dollaro (da 85 centesimi di dollaro a 99), oggi, il litro di benzina alla pompa dovrebbe essere più basso del 16 per cento rispetto al prezzo di 12 mesi fa e, quindi, passare da 2070 lire ( 1,069 euro), in media, a 1.738 lire ( 0,900 euro) a cui vanno aggiunte le 37 lire di maggiori imposte. Dovrebbe cioè costare 1.775 (0,917 euro), cioè 332 vecchie lire in meno (17 centesimi di euro in meno). Costa, invece, mediamente, 1,055 euro (circa 2.042 vecchie lire), cioè solo 1,4 centesimi di euro (27 vecchie lire) in meno di un anno fa: le compagnie stanno lucrando 267 lire (13,8 centesimi di euro) in più per 1 litro di benzina senza piombo rispetto ad un anno fa?.
Per richiamare l?attenzione su un fenomeno speculativo che colpisce milioni di utenti l?Intesa dei consumatori lancia dunque una campagna europea di boicottaggio contro le compagnie piĂą care,che in Italia sono Api e Tamoil per la benzina,che fanno pagare 1,065 euro il prezzo di 1 litro; contro la Fina per il Gasolio,che impone un prezzo di 0,860 euro al litro. Le 4 associazioni invitano i consumatori di tutta Europa, nei giorni 31 luglio e 1 agosto, a non fermarsi a fare rifornimento presso i distributori di queste compagnie.
L?iniziativa non riguarda solo i consumatori italiani ma si estende anche a quelli europei. L?Intesa dei consumatori ha infatti invitato ad aderire alla campagna di boicottaggio le associazioni per i consumatori di tutta Europa
E puntuale arriva l?assegnazione da parte dell?Intesa del premio Viso di Bronzo (consistente in una artistica maschera di bronzo di uno scultore futurista) al Presidente dell?Unione Petrolifera Pasquale De Vita, per le dichiarazioni rese alla stampa nelle quali si attribuivano i mancati ribassi all?aumento delle imposte.

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