La benzina è sempre più cara E in città si arriva a due euro
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fonte:
- Corriere Fiorentino
Oro nero. Secondo il Codacons, quello di questi giorni è il picco più elevato per il carburante da novembre 2018. I dati del ministero dello sviluppo economico parlano, in modalità self service, di prezzi a 1,634 euro al litro per la benzina e di 1,495 euro per il gasolio. Un aumento del 16,4%. Colpa della ripresa e del fallimento del vertice tra i Paesi Opec per un accordo sull’aumento della produzione, con le quotazioni del greggio salite da circa 40 dollari al barile a punte di 78 dollari. Firenze non fa eccezione e i benzinai incontrati nel nostro tour allargano le braccia. Anche considerando il loro effettivo guadagno, che va dai 3 ai 4 centesimi a litro: «Non possiamo farci niente — spiegano all’Eni di via De Nicola — L’azienda ci comunica i prezzi la mattina e dobbiamo attenerci. Per noi incide pure il fitto per la vicinanza al centro: siamo ad appena 3 km». Al distributore della Star Oil in viale De Amicis prezzi più vantaggiosi: «La compagnia si basa sulla concorrenza. La nostra politica è non fare differenze tra self e servito: sui display degli altri ci sono i prezzi del self, ma poi quando si arriva all’erogatore c’è il differenziale nei cartelloni». Un parametro per i costi tra stazione e stazione sarebbe il posizionamento: «La benzina arriva da Livorno e il tragitto conta. Ad esempio, si paga di più in via Bolognese rispetto al Galluzzo». All’Eni di via Senese non concordano con questa versione: «Le pompe bianche che non fanno parte del circuito di distribuzione più noto, hanno listini diversi perché comprano dalle raffinerie». Il self service è la modalità di fruizione preferita: «Solo il 20% dei clienti chiede il servito. Gente che non vuole sporcarsi,o che guida auto aziendali. Ma c’è anche chi ancora non ha imparato a rifornirsi: in quel caso con 20 centesimi in più ci si approfitta delle persone. Andrebbe ivisto: due anni fa era a 4-5 centesimi». All’Icm del Galluzzo, altra pompa bianca, costi contenuti: «Il titolare dispone di cisterne ed autisti. Da noi vengono in tanti dai paesini, dove magari c’è un solo benzinaio a 1,90 euro al litro. Il servito? Presuppone pulizia dei vetri, controllo olio e gomme». Francesco Chini di Confesercenti fa chiarezza: «Quello che hanno detto i benzinai non è in contraddizione, ma i prezzi sono trainati soprattutto dalle aziende leader.Le liberalizzazioni non hanno infatti favorito l’abbassamento dei costi. L’attuale rincaro è dovuto alla ripresa e al periodo estivo, oltre alle accise. Col Covid, poi, la transazione ecologica dei mezzi ha rallentato».E i differenziali? «Ci sono stazioni con fino a +40 cent sul servito: al netto di irregolarità, anche qui valgono i contratti». Infine sulle pompe bianche: «Non mi esprimo su accordi privati. Certo, quando la differenza dei prezzi è molto netta mi allarmo per la provenienza del carburante». Lorenzo Sarra
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Tags: Benzina, carburanti, gasolio, Prezzi