Raccomandata a/r

Anticipata via fax

In relazione all?articolo pubblicato oggi a pag. 24 dal titolo ?La battaglia dei diritti d?autore?, Le significo che esso è altamente lesivo della mia dignità e diffamatorio.

In particolare il riferire che il Codacons avrebbe promosso ?ricorso contro la SIAE con un attacco immotivato se non dal fatto che il C.d.A. si era rifiutato di pagare parcelle di 570.000 euro oltre a compensi per 250.000 euro ad altro legale del Codacons?. In merito a quanto sopra, mentre Le allego lettera di rettifica per le stesse circostanze inviata a Milano Finanze che deve intendersi qui trascritta, sinteticamente La informo che:

1. i ricorsi sono stati avviati da autori ed editori tra cui il sig. Flavio Lucisano ed a seguito di proteste dello stesso Adriano Celentano che inviò proprio a questo Corriere della Sera una lettera da Voi pubblicata;

2. a sostegno di tali ricorsi ed in rappresentanza degli autori, successivamente, analoghi ricorsi sono stati proposti dal Codacons ed accolti dal Consiglio di Stato non per ?vizio formale? della nomina (come si afferma nell?articolo del Corriere della Sera) ma per una deliberazione assunta schiacciando i principi di democrazia fissati dallo Statuto ed espellendo di fatto una vastissima componente di autori dell?assemblea;

3. le azioni del sottoscritto in quanto legale della SIAE e dirette ad ottenere il compenso per l?attività professionale prestata e fissato dall?Ordine degli avvocati di Roma in contraddittorio con la SIAE stessa, sono successive e del tutto indipendenti alle vicende che hanno interessato il Codacons e l?associazione Utenti del diritto di Autore. Sul punto basterà solo riflettere che se lo scrivente avesse voluto farsi pagare parcelle non dovute avrebbe fatto in modo da far cessare le azioni contro la SIAE (così come ha fatto il sig. Lucisano ed altri accordandosi con l?ente in danno della democrazia) e non proseguirle fino ad arrivare alla sentenza del C.d.S.;

4. Vi informo anche il Tribunale di Roma ha emesso ordinanza di condanna della SIAE per il pagamento degli onorari dello scrivente;

5. Nessun altro avvocato del Codacons ha agito o ha crediti nei confronti della SIAE, come da Voi erroneamente affermato;

6. Il Codacons fa la sua battaglia a fianco dei mandatari della maggior parte degli autori iscritti alla SIAE ed ha denunciato circostanze tante fondate (come delibere di attribuzione di centinaia di migliaia di euro a se stessi in violazione L. 14/78) che hanno portato all?apertura di una indagine alla Procura della Repubblica di Roma ed alla Procura Generale della Corte dei Conti sull?allegra gestione del gruppo di Migliacci e Co.

7. Non meno importante ritiene il Codacons che a rappresentare l?Italia in tutto il mondo e soprattutto i giovani aspiranti al mondo dello spettacolo non vada un soggetto, come il sig. Franco Migliacci che è stato arrestato per atti sessuali nei confronti di una bambina di 15 anni che era stata affidata dalla madre alle sue cure proprio per entrare nel mondo dello spettacolo ed uscita dal processo solo per tardività della querela, ammettendo comunque nei suoi interrogatori verbalizzati ? e che sarebbe doveroso per questo giornale rendere pubblici ? di avere intrattenuto frequentato, baciato e ricevuto la suddetta bambina in un suo appartamento denominato ?rifugio? intestato ad un suo amico sulla Via Cassia per farle provini e fotografie, di averle dato 100.000 lire per acquistare un body e un paio di stivaletti per poter fare il provino della canzone ?body to body ? (sic !);

8. La presente vale quale diffida a rettificare le notizie diffamatorie pubblicate nei termini della legge sulla stampa esponendosi altrimenti ad una querela per diffamazione come già presentata nei confronti dello stesso Migliacci per analoghe diffamazioni.

Si allega nota depositata presso la Commissione Cultura del Senato contenente ampi stralci degli atti del procedimento penale a carico di Migliacci Franco e della madre della bambina di 16 anni, condannata alla pena di 6 mesi di reclusioni per violazione degli obblighi di assistenza famigliare in relazione agli episodi appena riferiti

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