“L’ ordinanza anti-lucciole? Tutta da valutare”
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fonte:
- Il Mattino di Padova
L’ assessore alla Polizia Municipale, Marco Carrai, e il segretario generale del Comune, Giuseppe Contino, faranno il punto lunedì. La sentenza della Consulta, che ha bocciato la norma con la quale nel pacchetto sicurezza si delega ai sindaci ampio potere di ordinanza, produrrà effetti anche a Palazzo Moroni. «Prima però – afferma Carrai – dobbiamo disporre del testo». «La soluzione – argomenta Carrai – potrebbe essere quella d’ inserire le norme previste dalle ordinanze all’ interno del regolamento di Polizia municipale». Ma quali sono le ordinanze che, pur non essendo ancora ufficialmente fuorilegge, ben difficilmente saranno applicate nei prossimi giorni per il rischio concreto di un ricorso al giudice di pace? TOLLERANZA UNO . In pratica, dichiarando illegittima l’ ordinanza anti-accattonaggio emanata a novembre dal sindaco di Selvazzano Enoch Soranzo, è stato depotenziato il «pacchetto» voluto dal ministro dell’ Interno Roberto Maroni. Le norme sono contemplate nel decreto legge «recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica», approvato nel Consiglio dei ministri svoltosi a Napoli il 21 maggio 2008 per affrontare l’ emergenza rifiuti. La norma affida al sindaco la possibilità di «adottare provvedimenti contingibili e urgenti nei casi in cui si renda necessario prevenire ed eliminare gravi pericoli non solo per l’ incolumità ma anche per la sicurezza urbana». PROSTITUZIONE . Risale al 2007 l’ ordinanza con la quale Palazzo Moroni ha dichiarato «guerra» al fenomeno della prostituzione di strada. La sanzione, per i trasgressori, è diventata di 500 euro nell’ agosto 2008, proprio in base al «decreto Maroni». ANTIDROGA . Prevede la sanzione di 500 euro l’ ordinanza antidroga firmata dal sindaco. Il provvedimento offre, in alternativa, la possibilità di sottoporsi al programma del Sert. Contro la norma protestò in consiglio comunale, nella passata legislatura, Aurora D’ Agostino, già capogruppo dei Verdi. ANTI-ALCOL . L’ ordinanza, in vigore da settembre 2010, prevede una multa di 100 euro per chi consuma bevande alcoliche all’ aperto, fra stazione e corso del Popolo. CODACONS . I Comuni rischiano di trovarsi a fronteggiare enormi contenziosi. Per il Codacons «è evidente che ora tutte le persone multate in base alle ordinanze dei sindaci fondate sul "pacchetto sicurezza", ad esempio i clienti delle prostitute, hanno diritto a vedere annullate le sanzioni comminate». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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