3 Marzo 2010

L’ Italia è contraria “Ci opporremo in tutti i modi”

«L’ EUROPA non può surrogare la sovranità degli Stati, non può imporre agli Stati membri la piantumazione di cibi transgenici, quindi di semi transgenici». Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, contesta con grande fermezza la direttiva europea e annuncia: «Finché ci sarò io al ministero dell’ Agricoltura, gli Ogm in Italia non varcheranno il soglio nazionale». «Non solo non ci riconosciamo in questa decisione – aggiunge Zaia – ma è un atto che rischia di modificare profondamente il settore primario europeo. Ma noi proseguiremo nella politica di difesa e salvaguardia dell’ agricoltura tradizionale e della salute dei cittadini». «Non consentiremo che tale provvedimento, calato dall’ alto comprometta la nostra agricoltura. Valuteremo la possibilità di promuovere un fronte comune dei Paesi che vorranno unirsi a noi e non escludo l’ ipotesi di un referendum popolare». «E’ una follia, una decisione assurda. Così si condanna l’ agricoltura Made in Italy – ha detto il responsabile Agricoltura di Legambiente, Francesco Ferrante – e si mette a rischio la salute dei cittadini. Si vanificano sforzi e investimenti di coloro che hanno creduto nel Made in Italy e nella ricerca della qualità e delle eccellenze». «E’ evidente che l’ Italia non ha alcun bisogno di questi prodotti. Questa decisione ci espone a pericoli enormi, dal punto di vista produttivo, economico ma anche della salute e sicurezza». Contrario anche il presidente della Cia, la Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, secondo il quale «su una materia così rilevante non ci possono essere imposizioni. Esprimiamo il nostro fermo dissenso nei confronti di decisioni che riteniamo gravi, pericolose, dannose e frettolose». La decisione europea «segna un passo indietro nel comportamento che l’ Europa seguiva dal 1998, guidato innanzitutto dal principio di precauzione» dice il presidente Slow Food Italia, Roberto Burdese che aggiunge: «Così aumenta il divario tra Commissione Europea e Stati Membri, i quali si sentono sempre meno rappresentati». Contrari anche il Codacons e il Movimento Difesa del Cittadino (Mdc), che ritiene «sconcertante» l’ ok alla patata ogm. Silvia Biasotto, responsabile del Dipartimento Sicurezza Alimentare del Movimento sottolineando che «la tutela della salute non deve mai essere soffocata dalle logiche commerciali». A favore si è schierato il Vaticano. Il Cancelliere della Pontificia accademia per le scienze, mons. Marcelo Sanchez Sorondo ha detto che lo sviluppo di sementi transgeniche per combattere la fame è un «fatto positivo». Il vescovo ha difeso gli ogm in agricoltura, «purché contribuiscano ad alleviare la fame nel mondo e non diventino attività speculativa che colpisce la giustizia sociale». G. G. 03/03/2010 no aldiktatNon può surrogare la sovranità degli Stati. Piuttosto il referendum luca zaiaministro 03/03/2010 è unafolliaSi vanificano gli sforzi e investimenti di chi ha creduto nel Made in Italy francescoferranteLegambiente 03/03/2010 decisionesbagliataE’ stata una decisione grave, pericolosa, dannosa e frettolosa giuseppepolitipresidente Cia 03/03/2010 l’ ue piùlontanaUn passo indietro che aumenta il divario tra Europa e Stati membri robertoburdesePresid. Slow Food 03/03/2010.
 

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