L’ istruzione, i nodi
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fonte:
- Il Mattino
LE POLEMICHE Antonio N. Colangelo Continua a far discutere il rinvio dell’ anno scolastico, posticipato al primo ottobre da un’ ordinanza di Mastella. Ieri mattina, una delegazione di genitori all’ esterno di Palazzo Mosti ha partecipato al presidio organizzato dagli attivisti di Civico 22 e presentato un documento in cui si chiede al sindaco Mastella di tornare sui propri passi, concludendo la protesta con penne e quaderni lasciati davanti al portone d’ ingresso. «Siamo al limite della pazienza e facciamo fatica a riconoscere i nostri figli sotto il profilo dell’ educazione e della tenuta psicologica – dice Luca Guerra, tra i portavoce della protesta – Le motivazioni addotte non giustificano il rinvio. Mastella revochi l’ ordinanza o adiremo le vie legali». Gli fa eco Sara Luciano, una delle madri presenti al sit-in. «Com’ è possibile che le scuole abbiano riaperto in regioni pesantemente colpite dal Covid e non qui a Benevento? Siamo in presenza di un atto lesivo del diritto all’ istruzione». Critiche anche Francesca Cilento e Angela Vasaturo, rappresentanti dei genitori in seno al consiglio d’ istituto della «Federico Torre»: «Non è vero quanto detto circa un’ inadeguatezza della scuola alla ripartenza. Il nostro istituto era, già il 14 settembre, ed è pronto per partire in sicurezza». I MEDICI La fragilità degli alunni è uno degli argomenti più controversi della vicenda e alle critiche dei pediatri si aggiungono quelle degli psicologi sanniti. «Il benessere psicofisico di bambini e ragazzi non può essere ancora procrastinato per inadeguatezze politiche o amministrative – è scritto in una nota – Le conseguenze psicologiche possono essere molto gravi in una situazione in cui i ragazzi sono stati già privati per diversi mesi di un diritto per loro fondamentale. In un periodo di così forte incertezza e vulnerabilità, la scuola, naturale contesto di crescita e accoglienza socio-affettiva, ha il dovere morale e costituzionale di resistere». GLI ATTACCHI Bordate nei confronti del sindaco e dell’ assessore all’ istruzione Rossella Del Prete giungono anche dalle associazioni «Mezzogiorno Nazionale» e «Benevento Libera», presiedute rispettivamente dall’ ex senatore ed ex sindaco Pasquale Viespoli e dagli avvocati Luigi Bocchino e Alberto Mignone. «Mastella nega il diritto all’ istruzione alle scuole pubbliche, salva quelle private e parla di preoccupazioni dei dirigenti pur non essendoci nessuna richiesta ufficiale in tal senso – si legge nei passaggi salienti – Revochi l’ incarico alla Del Prete a cui non è consentito di mancare di rispetto a migliaia di genitori beneventani». E mentre il Codacons, col responsabile provinciale Maurizio Zeoli, chiede l’ accesso agli atti relativi ai lavori eseguiti per la crisi virale per conoscere le motivazioni ufficiali alla base della chiusura delle scuole, da registrare lo scambio di vedute tra i consiglieri regionali Luigi Abbate (Noi Campani) e Mino Mortaruolo (Pd). I CONSIGLIERI «A Napoli e Salerno hanno comunicato il rinvio al 28 ma solo nel Sannio si registrano le note stampa dei pediatri – dice Abbate – Il sindaco fa bene ad assumersi le responsabilità senza tenere in conto lo strepitio delle finte associazioni: la legge a lui affida tali scelte, a lui i cittadini le hanno democraticamente demandate, a lui ne chiederanno conto». Ribatte subito Mortaruolo (Pd): «Benevento è l’ unico capoluogo ad aprire probabilmente a inizio ottobre e senza un piano ben definito.Nessuna speculazione politica bensì una richiesta di chiarezza in merito all’ operato dell’ amministrazione che negli ultimi mesi invece di dare priorità alla scuola e ai ragazzi è stata impegnata in altre faccende». LA REPLICA La replica è affidata al sindaco e all’ assessore al personale Carmen Coppola. «In questo momento occorre adottare tutte le misure di prevenzione necessarie a contenere la diffusione del virus, ma qui c’ è chi, pensando strumentalmente alle elezioni comunali del 2021, anziché preoccuparsi della salute delle persone, si pone di traverso facendo obiezioni didattiche e giuridiche fuori da ogni logica», dice Mastella, che poi annuncia il prosieguo delle operazioni di sanificazione nelle scuole. «In capo al sindaco c’ è la responsabilità della sicurezza del sistema scolastico e in un momento in cui i contagi crescono – dice Coppola – occorrono misure difficili e impopolari. Le preoccupazioni delle famigliein cima ai pensieri di chi amministra». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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