L’ inflazione rialza la testa
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fonte:
- Il Sole 24 Ore
Secondo l’ Istat, l’ inflazione a marzo è salita a +1,4%, dall’ 1,2% di febbraio, il valore più alto da febbraio 2009, quando si attestò all’ 1,6 per cento. Su base mensile, invece, i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,3 per cento. I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (tra cui alimentari, bevande, affitti, carburanti e giornali) a marzo sono saliti del 2,2% rispetto al marzo del 2009 (dal +2% di febbraio) e dello 0,3% su base mensile. Nello stesso mese, l’ indice generale è salito a +1,4% su base tendenziale. I prezzi della benzina verde a marzo sono cresciuti del 16,7% su base annua e del 2,7% su base mensile; mentre per il gasolio da autotrazione si è registrato un incremento tendenziale del 16,3% e congiunturale del 4 per cento. Il prezzo del gpl è aumentato del 3,7% rispetto a febbraio e dell’ 11,4% rispetto a marzo 2009. Peraltro il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha convocato per mercoledì 21 il tavolo sui carburanti. In quella sede verrà presentata la proposta del Governo sulla riforma della rete di distribuzione e dei meccanismi di prezzo dei carburanti. Una nota del ministero sottolinea che «la proposta tiene conto delle consultazioni dei mesi scorsi con Regioni, industria petrolifera, distribuzione e consumatori». Tornando ai prezzi questi aumenti, che colpiscono in maniera evidente le famiglie, produrranno sovraccosti notevoli. La crescita, a marzo, del 2,2% dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza, sostanzialmente della spesa di tutti i giorni, «è gravissima» e «appare in contrasto con le più ovvie regole di mercato». In questo modo Federconsumatori e Adusbef hanno commentato questi dati. «Non si è mai visto, in presenza di una fortissima contrazione dei consumi (da -2,5% a -3% solo nell’ ultimo anno), dovuta alla caduta del potere di acquisto – dicono – un tasso di inflazione in continua crescita che, su base annua, comporterà una nuova batosta di ben 420 euro a famiglia». A spingere l’ inflazione a marzo sono soprattutto i trasporti, che registrano un aumento dell’ 1,1% su base congiunturale e del 5,1% su base tendenziale. In particolare, fa sapere l’ Istat, i prezzi dei trasporti ferroviari crescono dello 0,2% rispetto a febbraio e del 15,1% rispetto a marzo 2009; le tariffe del trasporto aereo aumento del 9,3% su base mensile e dell’ 8% su base annua. L’ indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), che tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo, come saldi e promozioni, a marzo ha registrato una variazione di +1,5% sul piano congiunturale, e di +1,4% in termini tendenziali. L’ indice nazionale di prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, comprensivo dei tabacchi, ha invece segnato una variazione di +0,2% rispetto a febbraio, e di +1,5% rispetto a marzo 2009. L’ inflazione acquisita per il 2010 risulta pari a +0,9%. L’ inflazione di fondo, calcolata escludendo gli alimentari non lavorati e i beni energetici, è invece tornata al livello di inizio anno, all’ 1,4 per cento. Al netto dei soli prodotti energetici la dinamica tendenziale dell’ indice generale si è attestata all’ 1,3 per cento. Guardando ai vari capitoli di spesa, a marzo gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati per i trasporti (+1,1%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,4%) e servizi ricettivi e di ristorazione (+0,3%). Sotto il profilo geografico è Aosta la città italiana che a marzo ha registrato l’ incremento tendenziale più elevato dei prezzi al consumo, con un +2,9%; al contrario Bari si distingue come la città in cui la variazione è stata più bassa (+0,4%). Tra gli altri aumenti tendenziali più elevati si evidenziano Trieste (+2,5%) e Napoli (+2,3%); in coda anche Potenza (+0,7%) e Bologna (+0,9%). Presi nel loro complesso, tutti questi dati fanno sì che per gli italiani si aspettino rincari che si verificheranno sotto le vacanze. Dunque, sono in arrivo vacanze salate per tutti noi: i dati sull’ inflazione – afferma il Codacons – preannunciano un caro-estate per i cittadini. «In base alle nostre stime, queste percentuali si tradurranno in una maggiore spesa fino a +120 euro a cittadino rispetto al 2009», dice il presidente Carlo Rienzi, commentando i dati che vedono l’ intero comparto dei trasporti aumentare a marzo del 5,1% rispetto a un anno prima, con punte del 15,1% per le tariffe ferroviarie e dell’ 8% per gli aerei. «Il governo deve subito convocare un tavolo per affrontare il tema dell’ aumento dei prezzi al consumo », chiede il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando questo +1,4% annuo. «Anche oggi – sottolinea Petriccioli – si registrano nuovi aumenti sul prezzo dei carburanti che faranno salire ulteriormente l’ inflazione, il che conferma le nostre preoccupazioni sulla progressiva perdita del potere di acquisto delle famiglie».
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