23 Settembre 2015

L’ inchiesta Zonin tocca Palermo blitz della Finanza a Banca Nuova

L’ inchiesta Zonin tocca Palermo blitz della Finanza a Banca Nuova

La Guardia di finanza è arrivata negli uffici direzionali di Banca Nuova a Palermo di buon mattino. Gli investigatori, che operavano su delega della procura della Repubblica di Vicenza, hanno portato via tutta la documentazione relativa all’ inchiesta aperta dopo l’ ispezione avviata dalla Bce in seguito a decine di esposti di correntisti che si sono sentiti truffati dopo il deprezzamento delle azioni della Banca Popolare di Vicenza, la capofila del gruppo di cui fa parte Banca Nuova. Anche da Palermo erano partiti diversi esposti di clienti che non si sono visti garantire il capitale iniziale, come pure era stato loro assicurato al momento della sottoscrizione delle azioni. Dopo la trasformazione in Spa, in seguito al decreto sulle banche popolari varato dal governo Renzi, il gruppo ha accusato una grossa difficoltà tagliando il valore delle azioni da 62,50 euro (prezzo di acquisto) a 48, causando dunque perdite di valore più o meno ingente agli azionisti. Già nei mesi scorsi, l’ ispezione della Bce avrebbe accertato che la banca avrebbe finanziato un quarto del suo stesso capitale azionario (circa quattro miliardi di euro), superando i limiti consentiti. L’ indagine della magistratura riguarda anche una sovrastima del prezzo delle azioni della Banca, che ha determinato numerose proteste degli azionisti, e che nell’ ultima semestrale avrebbe indotto i vertici a svalutare i crediti considerati deteriorati. Aggiotaggio e ostacolo alle funzioni dell’ autorità di vigilanza i reati contestati dalla procura di Vicenza al presidente dell’ istituto, Gianni Zonin, e ad altri sette tra dirigenti ed ex dirigenti. L’ associazione dei consumatori Codacons ha annunciato l’ avvio di una class action da parte di azionisti e clienti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
 

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