8 Febbraio 2016

L’ auto non è più un salasso

L’ auto non è più un salasso
dalle polizze al carburante: ecco le spese da ridurre

Dopo anni di stallo, il mercato delle auto ha ripreso a crescere, sulla scia di una ritrovata fiducia da parte dei consumatori. Peccato, però, che una volta acquistata, l’ automobile di proprietà resti una voce di spesa non indifferente nel bilancio familiare. Colpa soprattutto del costo del carburante che, nonostante il crollo del prezzo del petrolio, in Italia è lievitato del 30% negli ultimi sette anni. Risparmiare comunque è possibile: dalla polizza alla benzina, ecco una piccola guida su come correre ai ripari. Mercato auto, immatricolazioni in crescita. Secondo dati Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri), il mercato automobilistico italiano dovrebbe raggiungere quest’ anno le 1.680.000 immatricolazioni, in crescita di circa il 7% rispetto al 2015. Anno in cui tutti i settori dell’ automotive hanno ripreso a crescere, complici il miglioramento del clima economico e il senso di fiducia che inizia a fare capolino nuovamente tra i consumatori. Un ritrovato ottimismo che rischia però di infrangersi contro le spese di mantenimento, considerato che secondo il portale Facile.it, l’ auto costa alle famiglie italiane poco più di 3.200 euro l’ anno. Secondo l’ Ufficio studi della Cgia di Mestre, inoltre, il costo della benzina è lievitato negli ultimi sette anni del 30%, nonostante il crollo del prezzo del petrolio. Colpa, secondo Pietro Giordano, presidente nazionale di Adiconsum, della forte tassazione (70%) applicata dallo Stato grazie all’ imposizione delle accise e al pagamento dell’ Iva sulle accise stesse. La benzina. Per risparmiare sulla benzina ci sono diverse strade. Il sito del ministero dello sviluppo economico, per esempio, ha creato un portale dell’ Osservatorio carburanti (https://carburanti.mise.gov.it/OssPrezzi/accesso.html) che permette di conoscere in tempo reale i prezzi praticati in circa 4.800 impianti di distribuzione, potendosi così orientare sui più economici. Il Mise ha messo a disposizione dei consumatori anche la app Osservaprezzi sui carburanti (disponibile per smartphone e tablet) per la consultazione in mobilità dei distributori di carburanti più convenienti. A offrire un servizio simile è anche il sito PrezziBenzina.it che informa sui prezzi praticati nei distributori delle varie regioni e mette a disposizione anche una app (per iOS, Android, Windows Phone e BlackBerry 10). Un’ altra strada percorribile è relativa alle cosiddette pompe bianche, ossia distributori senza marchio (sono circa 3 mila distribuiti su tutto il territorio nazionale) che, secondo alcune stime, permettono di risparmiare anche fino a 5-6 centesimi al litro. Per individuare dove sono localizzate, sul sito del Codacons è presente l’ elenco aggiornato delle pompe bianche suddiviso per regione. In alternativa, è sempre possibile ricorrere ai distributori discount che in genere offrono prezzi più economici rispetto ai grandi marchi. L’ Rc auto. Risparmiare è possibile anche sul fronte dell’ Rc auto. Basta seguire alcuni semplici passi: per esempio, prima di stipulare la polizza, è consigliabile valutare bene rinunce e rivalse sul proprio contratto assicurativo e il tipo di garanzie aggiuntive che vengono proposte (chiedendosi se sono davvero indispensabili). È buona norma, poi, sfruttare le opportunità offerte dal web, per esempio, valutando l’ acquisto delle polizze offerte dalle compagnie online (che grazie all’ assenza di intermediari e a una burocrazia semplificata consentono di tagliare i costi rispetto agli operatori tradizionali) oppure ricorrendo ai comparatori di Rc auto in modo da orientarsi sulla formula più economica. Sul primo fronte, tra gli operatori si possono annoverare Directline, Quixa, Linear, Conte, mentre tra i comparatori rientrano, per citare qualche nome, Facile.it, 6sicuro.it, Segugio.it e Chiarezza.it. Per chi non utilizza spesso l’ auto è inoltre possibile affidarsi ad assicurazioni ad hoc, come quelle a km e temporanee. Le prime consentono di pagare in base al numero di chilometri percorsi. Nel momento in cui si stipula il contratto, si stabilisce la percorrenza che si vuole coprire con la polizza; se si supera il chilometraggio pattuito, occorre sostenere dei costi aggiuntivi ed estendere la validità dell’ assicurazione. Le seconde consentono invece di stipulare un’ assicurazione limitata solo a qualche mese o a qualche giorno. Il car sharing. Infine, è possibile ricorrere all’ opzione del car sharing, una formula con cui si acquista solo l’ uso dell’ auto per il tempo che si desidera. Un servizio scelto, in base agli ultimi dati, da quasi un italiano su 100, soprattutto grazie al boom del capoluogo lombardo che è diventato la capitale del car sharing (con l’ 80% del business dell’ auto condivisa). Mentre tra i principali operatori del settore spiccano Car2Go del gruppo Daimler Mercedes ed Enjoy di Eni e Fiat (entrambi presenti a Milano, Roma, Firenze e Torino). Il servizio Car2go consente di prenotare l’ auto attraverso il sito web dedicato www.car2go.com oppure con l’ app Car2go. In ottica costi, prevede una quota unica d’ iscrizione di 19 euro, mentre le tariffe spaziano da 0,29 euro al minuto a 14,90 euro all’ ora. Mentre per prenotare una delle auto della flotta di Enjoy occorre iscriversi sul sito www.enjoy.eni.com oppure scaricare l’ app per iPhone e Android e avviare la ricerca sulla mappa di Enjoy. Sul fronte tariffe, i primi 15 minuti sono gratis; una volta superati, il costo è di 0,10 centesimi di euro al minuto (entro i 50 km, oltre si passa a 0,25 centesimi al minuto). © Riproduzione riservata.
 

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