Ringraziamo il Codacons, che ci insegna come spendere meno nell’ acquisto del corredo scolastico dei nostri figli. Niente grandi marche: secondo l’ associazione costa meno un quadernaccio preso dai cinesi che uno targato Tartarughe Ninja. Pare anche che un abito al mercato costi qualcosina in meno dell’ ultimo tubino sfilato direttamente dal corpo della modella di Armani. Ma il Codacons fa molto di più: non solo, dunque, ci rivela gli incredibili trucchi della spesa su pennarelli e matite, ma ci insegna anche come essere genitori migliori. Perchè, infatti, soddisfare la richiesta del piccolo di casa (che, nel quadro Codacons, è in realtà un tiranno inebetito dalla pubblicità) che chiede un astuccio con il disegno dei cuccioli di Paw Patrol? Perchè mai regalare alla piccina che inizia le elementari (anche lei, meschina figura figlia di una società materialista) una gomma con il disegno della sua principessa preferita di Frozen? No, genitori: per il Codacons tutto questo è fonte di vizi e di culla di vezzi. E niente, bisogna buttare tutto via perchè così, sempre nel quadro Codacons, si può devolvere qualcosa in beneficenza ai terremotati, come se, diversamente, il piccolo di casa sventolasse Paw Patrol in faccia a chi ha perso tutto. Ecco, diciamo invece al Codacons che la solidarietà è e sarà una bella scelta di famiglia: può essere frutto di un risparmio su qualche fronte (la scuola, forse, o anche no; qualcuno può anche decidere invece che sì, il regalo griffato a inizio anno può essere una bella abitudine per i piccoli di casa), ma può anche essere u n’ aggiunta che si fa così, semplicemente dal niente, senza tagliare altrove. Finanche essere un’ offerta che, come quella domenicale a messa, nulla toglie ai bilanci di casa. E può ugualmente essere educativa quanto le altre, con buona pace del Codacons.
 

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