29 Settembre 2010

L’ ambulanza paga pedaggio

TRIESTE – Pedaggi autostradali fatti pagare alle ambulanze della Sogit (sezione di Fiumicello) per complessivi 111,42 euro sono al centro di un contenzioso promosso dal Codacons del Friuli Venezia Giulia nei confronti di Autovie Venete, citata in giudizio davanti al giudice di pace di Udine. Il Codacons afferma che «la Sogit espleta la propria attività utilizzando due mezzi omologati come "autoambulanze di soccorso" dotate di tutte le più moderne strumentazioni di soccorso e per il trasporto di feriti e malati, in particolare di dispositivi di segnalazione acustica e luminosa, defibrillatore, ventilatore polmonare, aspiratore, paramedicale, eccetera». Tale attività svolta «esenta quindi la Sogit dal pagamento del pedaggio autostradale, come previsto dall’ articolo 373 del Codice della strada ma anche dalla circolare 3973 del 5 agosto ‘ 97 del Ministero dei Lavori pubblici», il quale «ha chiarito quali debbano essere i requisiti per poter godere della esenzione dal pedaggio autostradale». I pedaggi pagati dalla Sogit riguardano «diversi passaggi sul tratto Trieste-Venezia e sulle diramazioni di Palmanova, Udine e Portogruaro, Pordenone e Conegliano», spiega il Codacons, che al giudice chiede anche interessi legali e rivalutazione. «Inizialmente la Sogit, nell’ errata considerazione che fosse effettivamente dovuto, ha pagato pedaggi per un importo pari ad 111,42 euro». Successivamente, però, «gli addebiti sono stati contestati», sebbene Autovie Venete «perseveri nell’ addebito dei pedaggi autostradali quando invece tutte le altre concessionarie delle autostrade italiane hanno applicato correttamente la normativa di riferimento, esentando la Sogit dal pagamento del pedaggio». Dice il Codacons che Autovie «non avrebbe mai risposto alle richieste della Sogit, negando la dispensa del pagamento di cui invece l’ associazione gode». Quanto ad Autovie, si fa sapere che esiste una direttiva Aiscat (l’ associazione delle concessionarie autostradali), motivata dalle stesse norme invocate dal Codacons: impone di far pagare il pedaggio quando non sussistano (insieme) tutti i requisiti: l’ ambulanza deve appartenere a una Onlus, dev’ essere attrezzata per interventi sanitari di emergenza, dev’ essere autorizzata con regolare contrassegno per tale tipo di operatività e deve essere in viaggio per un’ azione di emergenza effettiva, certificabile anche in un secondo momento. Dalla società concessionaria, controllata dalla Regione, si ricorda che i suoi denari sono pubblici e che anche le ambulanze del Servizio sanitario regionale pagano il pedaggio quando non stiano svolgendo interventi di emergenza. Invece «se l’ ambulanza ha sirena accesa, e dunque è in emergenza, viene sempre fatta passare». Resta sempre l’ opzione di una liberalità che Autovie potrebbe sancire per la Sogit, ma in questo caso si porrebbe il problema di una discriminazione rispetto ad altre, numerose Onlus che operano nella regione sul fronte sociale. A questo punto, la palla passa al giudice di pace. © riproduzione riservata.
 

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