L’ ACCUSA DI UN CITTADINO RACCOLTA DAL CODACONS “Io, malato per l’ arsenico nell’ acqua”
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fonte:
- Corriere.it
ROMA – “Mi sono ammalato a causa dell’ esposizione all’ arsenico, ho un problema agli occhi irreversibile”. A parlare è Claudio Rispoli, che nel 2008 si è trasferito da Ostia, sul litorale romano, a Viterbo, dove l’ acqua è contaminata . La sua storia l’ ha raccontata sabato mattina nel corso di una conferenza stampa del Codacons sul problema dell’ arsenico presente nell’ acqua della Tuscia. “Fino a che sono rimasto a Ostia – dice – era tutto a posto, ma una volta arrivato a Viterbo dalle analisi del capello è uscito che i valori di arsenico nel mio corpo erano 300 volte superiori alla norma”. NON VEDO BENE – Per lui l’ increspamento della retina, “che non si può curare. Non vedo più bene. Avevo però accusato anche malessere generale, così ho smesso di bere acqua dell’ acquedotto comunale e ho utilizzato solo quella minerale, anche per cucinare. I livelli di arsenico, anche dopo una cura disintossicante, sono tornati normali. La mia vista purtroppo no”. Distribuzione di acqua potabile in un centro dove l’ acquedotto è inquinato LA MALATTIA – La malattia (si chiama pucker maculare) è stata riscontrata all’ ospedale San Filippo Neri di Roma nel luglio del 2010, mentre l’ esame del capello è stato effettuato nel 2008 quando abitava a Ostia (con valori 0,031 microgrammi per grammo) e nel 2011 (28 microgrammi per grammo). Il legame tra l’ esposizione all’ arsenico e questa viene ipotizzato dal referto del medico mostrato da Rispoli.
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