Kenya e Maldive, vacanze da incubo
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fonte:
- Gazzetta del Sud
Kenya e Maldive, vacanze da incubo
Centinaia di italiani in attesa di tornare L`associazione Codacons invita a richiedere ai tour operator il risarcimento dei danni Maria Taddei
ROMA Molti sono bloccati alle Maldive ma dovrebbero ripartire oggi, altri sono impegnati a trovare un aereo per tornare dal Kenya. Duecento italiani che avevano scelto mete esotiche per le vacanze, dopo giorni con mari da sogno ma anche, per il Kenya, l`eco della grave crisi politica e degli scontri sanguinosi, si sono ritrovati a aspettare anche giorni per poter tornare a casa perché non c`erano aerei o perché non c`erano i posti prenotati. Oggi dovrebbero rientrare i 40 turisti bloccati a Mombasa, in Kenya, dove la situazione si è calmata dopo una settimana di violenze post elettorali che hanno causato almeno 350 vittime. Lo ha fatto sapere la compagnia “Eurofly“, precisando che, essendo il principale vettore italiano operante sul Kenya, con voli giornalieri da Malpensa, Bologna e Roma, ha dovuto effettuare, fin dall`avvio del conflitto civile nel Paese africano, anche su indicazione delle autorità kenyane, “importanti modifiche ai programmi operativi dei voli in modo da garantire la massima sicurezza ai clienti ed agli equipaggi. Fra le altre misure adottate, è stato ad esempio necessario modificare la sosta degli equipaggi, normalmente effettuata a Mombasa, che da alcuni giorni avviene a Zanzibar, generando quindi ore di ritardo rispetto ai tempi pianificati in precedenza“. Per accelerare il rientro degli italiani è intervenuta anche la Farnesina che ha confermato di essere stata in contatto telefonico, fin da sabato notte, con la compagnia di volo responsabile del rientro dei turisti per cercare di capire le ragioni del disguido, ma anche con i turisti bloccati prima all`aeroporto di Mombasa, poi in albergo. “Le uniche persone che ci tengono informati sono i funzionari della Farnesina con cui ci sentiamo al telefono“, ha detto Carlo Granelli, professore all`Università di Pavia, in vacanza con la famiglia. Altri turisti, più fortunati, sono già riusciti a far rientro in Italia. Ieri a Malpensa è atterrato un volo della Livingstone con 245 passeggeri provenienti da Mombasa. Quasi tutti invece hanno disdetto le partenze. Dovrebbero partire stamani anche i 150 turisti italiani bloccati a Malè, alle Maldive, che si sarebbero dovuti imbarcare ieri mattina ma non hanno trovato posto nonostante fossero in possesso del biglietto aereo acquistato tramite il tour operator milanese “Reliance“. “Dovevamo partire, ma arrivati allo scalo aereo, ci hanno detto che i due voli in partenza per l`Italia erano pieni“, ha raccontato Gabriele Corsi, del trio Medusa delle “Iene“, in vacanza alle Maldive con la moglie e il figlioletto di un anno. Corsi ha aggiunto che del gruppo bloccato fanno pate anche Massimo Fini (fratello di Gianfranco), il deputato di An Marco Martinelli e il portavoce di Casini, Roberto Rao Anche in questo caso è intervenuta la Farnesina che, ha fatto sapere ieri sera, ha ricevuto assicurazioni dalla compagnia di volo sul rientro per oggi dei turisti italiani. L`associzione dei consumatori Codacons sostiene: “� evidente che in caso di pacchetto turistico i tour operator devono risarcire il danno da vacanza rovinata ai turisti impossibilitati al rientro“. Secondo il Codacons “se nelle prime ore del conflitto in Kenya o in caso di blocchi dei voli decisi dai governi locali, o in caso di rientri anticipati, si poteva pensare a ritardi giustificabili per causa di forza maggiore, ora è evidente che esiste una colpa dei tour operator e, quindi, scatta il diritto al risarcimento del danno. Nel caso dei turisti delle Maldive la responsabilità è di tutta evidenza, ma anche nel caso più problematico del Kenya non vi sono dubbi: si trattava, infatti, di rientri previsti, non anticipati, e il ritardo accumulato, poi, è talmente ampio che qualunque scusa non può reggere. Inoltre i tour operator e le compagnie aeree è dal 31 dicembre che conoscono la situazione del Kenya e avevano tutto il tempo per organizzarsi“. Il Codacons invita, quindi, i turisti, ai sensi dell`art. 98 del Codice del Consumo (D.lgs. n. 206 del 6/09/2005), a richiedere il risarcimento dei danni subiti inviando all`organizzatore del viaggio una raccomandata a.r. entro e non oltre 10 giorni lavorativi dal rientro.
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