26 Agosto 2009

Jackpot, il Consiglio di Stato deciderà entro i prossimi quattro mesi

Dopo la pioggia di milioni regalata sabato scorso a Bagnone, non è stato centrato nessun "6" né "5+1"

RomaDopo la pioggia di milioni regalata sabato scorso a Bagnone (Massa Carrara), il Superenalotto non concede il bis: al concorso di ieri non sono stati centrati né il 6, né il 5+. Questa la combinazione: 4 5 22 48 53 86. Jolly: 41; Superstar 10. La vincita più consistente è avvenuta con un 5 Superstar, realizzato a Pompei (Napoli) nella tabaccheria Costabile, sulla statale 145: il vincitore porta a casa poco più di 618 mila euro. Le vincite con il 5 sono state 42, ognuna da poco più di 24 mila euro. Al prossimo concorso il jackpot per il 6 sarà di 40 milioni 500 mila euro.  Intanto, il Consiglio di Stato deciderà entro i prossimi quattro mesi il merito del ricorso presentato dal Codacons, che chiede sia posto un limite al jackpot del Superenalotto. Lo ha stabilito la quarta sezione del supremo organo di giustizia amministrativa presieduto da Gaetano Trotta dopo aver ascoltato i legali delle parti durante l’udienza di ieri pomeriggio per l’istanza cautelare. Il Consiglio di Stato era chiamato a decidere, in via cautelare, sulla sospensione provvisoria della norma che consente al jackpot del Superenalotto di crescere senza alcun limite. Ma, dopo aver ascoltato le parti, il presidente del collegio ha rinviato la questione al merito, comunque non oltre i prossimi quattro mesi.  «Il presidente Trotta ha detto l’avvocato Carlo Rienzi, intervenuto in udienza a nome del Codacons ha calcolato che quattro mesi è il tempo entro cui si rischia di tornare alla situazione parossistica dei 147 milioni di euro poi vinti a Bagnone. Siamo contenti aggiunge Rienzi perché siamo certi che un caso del genere non si potrà verificare nuovamente» L’associazione dei consumatori reclama infatti il ripristino del decreto del 1999 (poi abrogato dalla Finanziaria 2001) con cui l’allora ministro dell’Economia Visco fissò un "tetto" alle vincite massime del 6 o del 5+.  Il ricorso del Codacons che suggerisce di fissare in 100 milioni di euro il limite alle vincite massime è stato già respinto nei giorni scorsi dal Tar del Lazio, sia a livello cautelare sia nel merito.  Secondo il Codacons il sistema ora in vigore per il gioco del Superenalotto è «di per sé idoneo a indurre il giocatore in uno stato di dipendenza, e tale caratteristica diventa tanto più accentuata quanto più le somme del montepremi aumentano in maniera stratosferica». «L’impegno del Consiglio di Stato ha aggiunto Rienzi a fissare entro quattro mesi l’udienza di merito, che chiuderà la questione, tutela i consumatori: in tale lasso di tempo il jackpot non potrà raggiungere i livelli parossistici toccati la scorsa settimana. Nessuno sarà costretto a vendersi la casa per giocare al Superenalotto. Siamo fiduciosi infine che il Consiglio di Stato accetterà la nostra richiesta».

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