20 Agosto 2009

Jackpot da record, ma giocate in calo del 10 per cento

Jackpot da record, ma giocate in calo del 10 per cento

La lunga attesa dell’uscita del 6 comincia scoraggiare gli scommettitori nonostante il jackpot record. Si registra infatti la prima battuta d’arresto per la febbre da Superenalotto che sta contagiando gli italiani. Sfiora i 50 milioni di euro la spesa per il concorso del Superenalotto dell’altro ieri. Per la precisione gli italiani, riporta Agipronews hanno giocato 49,3 milioni di euro, per un numero di combinazioni convalidate pari a circa 98,5 milioni. Grandi numeri comunque, ma per la prima volta in agosto il dato è in controtendenza: rispetto al primo concorso della settimana scorsa, quello di martedì 11, le giocate sono calate del 10,6% (49,3 di euro raccolti ieri contro i 55,2 milioni di martedì 11 agosto). E intanto il jackpot, pur astronomico (143,9 milioni), perde posizioni a livello mondiale: dal secondo al terzo gradino del podio. In America si corre ancor di più verso cifre record: il Mega Millions, lotteria che si gioca in 12 Stati Usa, venerdì metterà in palio infatti 146,9 milioni di euro, che diventa il secondo jackpot più elevato al momento. Al primo posto resta il Powerball, la più ricca delle lotterie a stelle e strisce, praticata in 30 Stati americani, che offre a disposizione dei giocatori un piatto da 177,3 milioni di euro. Quelle di questi giorni potrebbero esser le ultime giocate per una vincita di centinaia di milioni di euro: il 25 agosto la IV Sez. del Consiglio di Stato, nella persona del suo presidente Gaetano Trotta, si pronuncerà sul Jackpot del Superenalotto.  Lo si legge in una nota del Codacons in cui si precisa, «ancora pochi giorni e sapremo se la IV Sez. del Consiglio di Stato bloccherà la corsa sfrenata del jackpot del Superenalotto, se non di quello attuale, quantomeno di quelli futuri. Sono tutte riposte nella sentenza del 25 agosto le speranze di chi ha a cuore la salute sia psicologica che economica dei cittadini. Le cifre del fenomeno sono da capogiro, sia per quel che riguarda il montepremi della vincita, sia per la possibilità di centrarla, ma non si parla mai dei risvolti in termini di salute derivanti dalle mancate vincite milionarie.  Sono le ormai note "ludopatie", la cui diffusione è stata riconosciuta anche da una recente sentenza del Tar del Lazio su un ricorso presentato dal Codacons».

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