ISTAT: PREZZI CRESCONO IL DOPPIO DEI SALARI
CODACONS: UNA FAMIGLIA DI 3 PERSONE HA PERSO 524 EURO
GOVERNO SBLOCCHI STIPENDI DIPENDENTI PUBBLICI E PENSIONI E CONGELI TARIFFE PUBBLICHE
Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, nella media del 2012 la forbice tra l’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,5%) e l’inflazione (+3%) su base annua, è stata di 1,5 punti percentuali. La crescita dei prezzi, quindi, è stata doppia rispetto a quella dei salari. Si tratta del divario maggiore dal 1995, mentre per trovare una variazione delle retribuzioni così bassa bisogna tornare al 1983.
Per il Codacons è questo il motivo per cui l’Italia non cresce più da 10 anni e ora le famiglie sono sul lastrico: stipendi e pensioni non sono più indicizzate all’inflazione, mentre il costo della vita dal 2002 ad oggi è raddoppiato e le tariffe pubbliche, dall’acqua ai rifiuti, sono cresciute addirittura più della media dei prezzi.
Un divario dell’1,5% tra retribuzione ed inflazione significa, tradotto in cifre, che una famiglia di 3 persone ha avuto nel 2012 una perdita del potere d’acquisto equivalente a 524 euro. Questa tassa invisibile sale ovviamente per le famiglie più numerose (577 euro per una famiglia di 4 persone).
Per il Codacons la priorità del prossimo Governo, se vuole rilanciare i consumi e la crescita, dovrà essere il ripristino della rivalutazione delle pensioni e delle retribuzioni dei dipendenti pubblici ed il congelamento, almeno fino al 2015, di tutte le tariffe, dalle multe per le violazioni al codice della strada al canone Rai, dai pedaggi autostradali al gas, dalla luce all’ormai imminente stangata Tares.
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