17 Aprile 2013

ISTAT: 44% PENSIONATI SOTTO 1.000 EURO, 13,3% SOTTO 500 EURO

ISTAT: 44% PENSIONATI SOTTO 1.000 EURO, 13,3% SOTTO 500 EURO
CODACONS: UN POPOLO DI AFFAMATI, UNA VERGOGNA NAZIONALE

 

LE PENSIONI VANNO RIVALUTATE ALL’INFLAZIONE REALE

 

Nel 2011 quasi la metà dei pensionati, circa 7,4 milioni, il 44,1% del totale, riceve redditi da pensione per un importo mensile inferiore a 1.000 euro. Lo comunica l’Istat. Per 2,2 milioni (il 13,3%) le prestazioni non superano neanche i 500 euro. Per il Codacons si tratta di un popolo di affamati, persone che non ce la fanno a vivere dignitosamente e che sono costrette a ridurre il quantitativo di cibo acquistato.
Se si considera che per l’Istat  la soglia di povertà relativa, per una famiglia di due componenti, è pari a 1.011 euro, ci si rende conto  di come una pensione da 500 euro sia una vergogna nazionale.
E’ per queste pensioni da fame che secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al 2011, il 59,8% delle persone sole con più di 65 anni non può permettersi una settimana di ferie lontano da casa, il 49,6% non riesce a sostenere una spesa imprevista di 800 euro ed il 21% non può permettersi un pasto adeguato ogni due giorni.
Per questo il Codacons, se vogliamo definirci un paese civile, chiede che le pensioni siano adeguate almeno al reale aumento del costo della vita, considerato che un pensionato ha molte più spese obbligate rispetto agli altri e concentra la gran parte delle spese in alimentari e abitazione (acqua, elettricità….). Dal 2002 ad oggi i pensionati hanno avuto un’inflazione da doppia a tripla rispetto a quella media ufficiale, perdendo sempre più potere d’acquisto.
Ecco perché aver bloccato le rivalutazioni delle pensioni sopra 1400 euro lorde, come se si trattasse di milionari, è ignobile, specie se poi si infiammano i prezzi con gli aumenti dell’Iva.

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