7 Maggio 2010

“Io, tassista strozzato, porto Tamoil in tribunale”

MACERATA – GLI AUMENTI sul carburante mandano Tamoil in tribunale. O meglio, davanti al giudice di pace di San Severino, comune di 13mila abitanti in provincia di Macerata. Udienza il 9 luglio: un tassista del posto ha deciso di chiedergli conto dei continui rincari del gasolio. Davide contro Golia, a prima vista. Ma Davide è motivato e bene armato. Si tratta di Fabrizio Della Mora, 54 anni. Con la sua attività di noleggio auto con conducente, spende migliaia di euro in carburante: «L’ anno scorso, il greggio costava 140 dollari al barile, e io pagavo il gasolio 1,05 euro. Da allora, con continui rialzi, il prezzo al distributore è arrivato a 1,3 euro, ma il greggio è sceso a 80 dollari al barile». Quanto costano questi aumenti a chi, come lei, lavora con l’ auto? «Percorro circa centomila chilometri all’ anno. Per ogni pieno spendo 15 euro in più rispetto all’ anno scorso: se prima riempivo il serbatoio con 65 euro, oggi ce ne vogliono 80, 85, anche 90. Per questo ho chiesto un risarcimento di mille euro, per i soldi che la Tamoil mi ha preso senza motivo nel 2010». Perché la Tamoil? «E’ il distributore dove mi fermo più spesso, ho anche una tessera punti che di fronte al giudice mi permette di documentare quanti pieni ho fatto e quanto ho speso». Non ha pensato di rivolgersi a un’ associazione di consumatori? « Li ho contattati, ma la loro trafila burocratica per me è incomprensibile. In televisione ho sentito tante volte il Codacons criticare gli aumenti sui carburanti, ma di concreto non hanno fatto nulla». Solo, contro un gigante del petrolio? «Ho chiesto mille euro di risarcimento, ma questa mia azione è solo l’ inizio: se vinco, avranno vinto tutti gli italiani, e altri, se lo vorranno, potranno promuovere cause simili. Se fossimo in tanti, se ci fossero anche le associazioni di consumatori, forse le società del petrolio capirebbero che non possono andare avanti così: il costo del carburante consuma una buona fetta del mio guadagno, se avessi una famiglia non potrei mantenerla». Non ha pensato di rivolgersi alle istituzioni? «Certo, infatti oltre alla citazione per la Tamoil è pronto un appello al presidente del Consiglio per chiedere di abbassare le accise, o di ridurre i prezzi del gasolio almeno a chi lavora con auto e camion».
 

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