Invito di Sepe alle istituzioni
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fonte:
- Il Mattino
“Leggo i giornali, ascolto la gente e mi preoccupo: i prezzi salgono, il disagio cresce, perciò è necessaria una nuova politica per le famiglie“. Il cardinale Crescenzio Sepe, ancora una volta fa sentire la sua voce in difesa dei più deboli e chiede un nuovo impegno per tutti coloro che non riescono più a far quadrare i conti. Il cardinale parla alla fine di una settimana nera sul fronte del costo della vita. I dati diffusi da Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno collocato Napoli in cima alla classifica dei pignoramenti e delle esecuzioni immobiliari: da 1.320 a 1.690 con un aumento del 29 per cento rispetto al 2006. Un numero sempre crescente di persone è costretta a cedere la casa perché non è più in grado di pagare la rata del mutuo che continua a crescere. Anche il prezzo della pasta, dopo quello del pane, è salito alle stelle riuscendo quasi a raddoppiare rispetto a un anno fa, tanto che sul tema è intervenuto l`Antitrust e ha aperto un`istruttoria per possibili violazioni della concorrenza. E questo mentre a Napoli la pasta costa ormai più di due euro al chilo e il prezzo di quella artigianale schizza addirittura a quasi cinque euro. Beffando i controlli dell`Antitrust, costano sempre di più anche olio, carne e latticini. In diversi quartieri della città, a Posillipo come nella periferia nord, si segnala il rincaro dell`olio di semi (fino a 1,75 euro al litro, prima non si superava quota 1,50) e della mozzarella (fino a 15 euro al chilo, in precedenza il limite massimo era di 13 euro). Allarmanti le previsioni: “A Natale andrà peggio“, dicono alla Federconsumatori. E la guardia di finanza ha avviato un`indagine nei negozi di Napoli per fermare eventuali speculazioni. Una situazione che non poteva non preoccupare il cardinale: dal suo arrivo a Napoli, ormai più di un anno fa, Sepe segue con apprensione le sorti di chi vive il disagio. Il responsabile della diocesi napoletana affronta il tema del carovita nel corso dell`incontro con mille scout, riuniti alla rotonda Diaz per festeggiare i cento anni del movimento: abbraccia Alessandro e Fabio, i ragazzi della comunità penale di Nisida che con i giovani di Baden Powel lavorano a un progetto sociale, saluta mamme e bambini, famiglie intere venute per salutarlo: “Dobbiamo impegnarci tutti. Chiesa e istituzioni devono essere in prima linea per risolvere i problemi alla radice: bisogna scendere in campo in difesa delle famiglie, altrimenti non riusciremo mai a migliorare la situazione e a dare nuove prospettive ai ragazzi“. E poi rivolgendosi ai giovani scout ripete quello che sembra essere il leit motiv dei suoi interventi: “Voi giovani siete un esercito, e qui a Napoli c`è sempre il meglio. Sono contento di voi per quello che siete e volete essere: ragazzi in gamba che vogliono vivere la propria età a volte anche affrontando dei sacrifici“. Ma perché i sogni dei giovani si possano realizzare non basta il loro impegno, è necessario, come ricorda il cardinale, quello di tutta la società.
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