23 Aprile 2010

Investito un bimbo Minicar nella bufera

Solo lievi ferite. Guidava un quindicenne

T ragedia sfiorata alla periferia di Roma. Protagonista dell’incidente ancora una volta una minicar – guidata da un quindicenne – che ha investito un bambino di 5 anni e la zia trentenne. Miracolosamente senza gravi conseguenze. E si riaccende il dibattito sulla pericolosità dei ‘quadricicli leggeri’. Equiparati per legge a un motorino, possono essere affidati all’inesperienza di un 14enne. Truccati, sono veloci come un’automobile, senza averne la tenuta e la frenata. Teatro dell’incidente di ieri via Ortona de’ Marsi, vicino Lunghezza, estrema periferia Est. La vetturetta, guidata da un 15enne italiano di etnìa sinti, sbanda in curva, salta sul marciapiede, investe i due e si ribalta. All’ospedale Pertini il bambino viene ricoverato in pediatria, ma ha solo escoriazioni.
Anche per la zia ferite lievi. La polizia municipale accerterà che il 15 enne portava nella minicar un’amica, possibilità vietata prima dei 16 anni. Il mezzo fra l’altro è senza copertura assicurativa. Una perizia tecnica dovrà accertare se il quadriciclo è stato truccato. «Il problema fondamentale è quello delle modifiche illegali – commenta il presidente del Codacons Carlo Rienzi – fatte per renderle molto più veloci rispetto ai limiti per le quali sono omologate. Le trasformano in potenziali armi». Vetturette che hanno telai, pneumatici, sospensioni e freni per passeggiare a 45 chilometri all’ora, possono trasformarsi in minibolidi che volano a 120. Costo: tra i 500 e i 1.500 euro. Cifre tutto sommato irrisorie, se paragonate al prezzo iniziale di questi quadricicli, attorno ai 10 mila euro. Molti genitori li comprano ai figli illudendosi che siano più sicuri di un motorino. Per il Codacons «serve prima di tutto un giro di vite contro le officine compiacenti». Se la minicar in questione dovesse risultare truccata «il meccanico responsabile dovrà essere indagato, oltre che per i reati legati al Codice della strada, anche per concorso in lesioni gravi o gravissime». Dal mondo della politica in coro si invoca, come da copione, «un giro di vite». Lo chiede Gabriella Carlucci del Pdl che ricorda la sua proposta di legge che alza l’età a 16 anni e inasprisce le sanzioni. Lo invoca Samuele Piccolo, vicepresidente del Pdl in Consiglio comunale a Roma. Lo ribadisce il segretario laziale dell’Udc Luciano Ciocchetti, che accusa i governi Prodi e Berlusconi di avere ignorato l’emendamento sull’obbligo di 10 ore di guida con istruttore. L’assessore capitolino alla Mobilità Sergio Marchi ricorda, dopo i due recenti incidenti mortali a Roma, dove ne circolano 5 mila, i controli su 215 minicar, di cui 38 sequestrate. «Il problema non è inserire nuove norme – commenta il senatore del Pd Marco Filippi – ma far rispettare quelle esistenti con controlli continui e non estemporanei.
Mancano le risorse, i comuni sono già in rosso e il governo non vuole destinare allo scopo i soldi delle multe».
Una perizia dovrà accertare se il quadriciclo – privo di copertura assicurativa – sia stato truccato

 

 
 
 

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this