29 Dicembre 2004

Intesa Consumatori: costa 80 euro in meno

«Capodanno risparmioso? A casa»

Intesa Consumatori: costa 80 euro in meno. Legambiente: occhio ai falsi in tavola

Roma. Notte di San Silvestro casalinga: lo consiglia Intesaconsumatori spiegando che quest?anno sarà molto più conveniente cenare a casa propria piuttosto che al ristorante: il costo pro-capite per una cena casalinga sarà infatti di 25 euro contro le 105 del ristorante, «circa 80 euro in meno». Intesaconsumatori prevede inoltre che per la notte di San Silvestro i 60 mila ristoranti italiani registreranno un?affluenza non superiore ai 6 milioni di presenze. Il caro-prezzi, comunque, si farà sentire in ogni caso: e anche il cenone in famiglia segnerà un »10 per cento rispetto al 2003. Nella classifica degli alimenti più costosi sulla tavola degli italiani ci sono il salmone al primo posto (circa 30 euro al chilo) seguito dall?anguilla-capitone o in alternativa l?abbacchio (24 euro al chilo) e dalla spigola (19 euro al chilo). Gli alimenti più penalizzati saranno il caviale e lo champagne, con un calo delle vendite del 15-20 per cento. La spesa complessiva comunque si assesterà intorno a 630 milioni di euro, dovuti agli aumenti del prezzo medio del cenone che passerà dai 95 euro del 2003 ai 105 euro di quest?anno.
Non mettete piatti «fuorilegge» a tavola. L?appello è di Legambiente che a Natale ha organizzato un cenone a base di «ecologia» nell?Area Protetta di Punta Campanella, in Campania per rilanciare la difesa del mare in un momento in cui c?è la corsa ad accaparrarsi i suoi prodotti. E per orientare i consumatori, l?associazione ha realizzato una guida al cenone etico ed ecologico: off-limits baby-pesci, aragoste e datteri di mare via libera invece a seppie, calamari, totani, polpi e moscardini per i quali non ci sono dimensioni minime di cattura. Occhio poi a dove si fa la spesa: preferire pescherie di fiducia a bancarelle improvvisate, consiglia Legambiente.
Un ultimo consiglio: «Per evitare brutte sorprese – afferma Legambiente – acquistate pesce, mitili nella norma e quant?altro solo nelle pescherie di fiducia e autorizzate altrimenti si rischia di comprare pesce “apparentemente fresco“ che profuma di mare e invece è scongelato ed è tenuto su rinvigorito dal ghiaccio e “rinfrescato“ da secchi di acqua di mare».
È stato segnalato l?arrivo intanto in Sardegna di un carico di circa duemila maialini provenienti dall?Olanda. La denuncia è stata fatta dallo Sportello Salute e gusto del Movimento Difesa del cittadino e di Legambiente: «Sono stati traspostati il 17 dicembre e macellati nel cagliaritano per poi essere venduti (è consentito dalle leggi vigenti) come porchetti macellati in Sardegna». Un episodio analogo si verificò nell?agosto scorso. Il consumatore può riconoscere i maiali olandesi, ha spiegato il responsabile dello Sportello ambientalista, Luigi Lai, non per l?etichetta (non è obbligatoria la provenienza della carne suina) ma da un foro su un orecchio dovuto al sistema di riconoscimento usato in Olanda». «La possibilità di vendere questi maialini come prodotti nostrani anche se consentito dalla legge – ha aggiunto Lai – costituisce un inganno verso i consumatori dei prodotti supposti tipici ma anche una scorrettezza verso gli allevatori locali».
Dato che la tutela dei prodotti tipici sardi è considerato uno dei pilastri di uno sviluppo sostenibile basato più sulla qualità e tipicità dei prodotti che sulla quantità a buon mercato, ha concluso l?Associazione ecologista, è importante che su queste tematiche si inserisca una vigorosa azione del governo locale in attesa dell?entrata in vigore della legge nazionale. Roma. Si avvicina Capodanno e si intensificano i sequestri di «botti». In tutto saranno oltre 55 milioni quelli che saranno sparati per l?addio al 2004 e il benvenuto al 2005 con una spesa media del 10 per cento in più rispetto all?anno scorso,. Questa la stima di Telefono blu, secondo cui il 25 per cento dei «fuochi» sarà clandestino. Ieri, a Castel d?Ariano, sull?Appennino bolognese, la Guardia di Finanza ha scoperto un casolare apparentemente abbandonato, privo degli standard minimi di sicurezza, usato come fabbrica clandestina per fabbricare «botti» illegali. Sequestrati tre macchinari e tre quintali di materiali per il confezionamento dei fuochi di artificio clandestini, ed una tonnellata di materiali esplosivi e polveri.
Denunciato il proprietario della casa, S.Z., 46 anni, di Bologna, incensurato. Contro di lui l?accusa di detenzione abusiva di esplosivi. Complessivamente erano già stati confezionati 26.691 fuochi artificiali pronti per essere immessi sul mercato.
Al sequestro la Finanza è arrivata grazie ai controlli sui negozi che rivendono questi prodotti. Altri cinquanta quintali di razzi, raudi, fontane, petardi da oltre due chili ciascuno, sono stati sequestrati a Guastalla dalla polizia di Reggio Emilia. I botti erano detenuti da un commerciante di articoli per il tempo libero denunciato perché è in possesso solo di una licenza per piccoli quantitativi di questi materiali. La Finanza è intervenuta anche a Palermo sequestrando 760 chili di fuochi nel cassone di un autoarticolato che ha viaggiato su un traghetto partito da Napoli. Il camionista è stato denunciato all?autorità giudiziaria per avere imbarcato clandestinamente su una nave passeggeri materiale esplodente. Questi alcuni consigli dell?associazione Telefono Blu per prevenire incidenti: 1) non usare i fuochi proibiti e attenzione a quelli «taroccati» o con etichette false; 2) attenzione ai cosiddetti «giocattoli pirici»: non si tratta di giochi per bambini ma spesso di materiali pericolosi; 3) usare i fuochi e botti all?aperto, lontano da persone e cose.

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