16 Aprile 2002

INFLAZIONE: SI CONSOLIDANO I RINCARI

INFLAZIONE: SI CONSOLIDANO I RINCARI,SPECIE PER LE FAMIGLIE DI OPERAI ED IMPIEGATI, PIU? 0,3 A MARZO, PIU? 2,7 ULTIMO ANNO. PREOCCUPANTI GLI AUMENTI DI ALBERGHI, RISTORANTI, PUBBLICI ESERCIZI (PIU? 0,4 A MARZO, PIU? 4,3 ULTIMI 12 MESI), ABBIGLIAMENTO, CALZATURE, TRASPORTI, CULTURA (PIU? 0,3 PER CENTO A MARZO).

203 EURO IN PIU? LA SPESA DELLE FAMIGLIE PER L?ALIMENTAZIONE ! L?INTESA DELLE ASSOCIAZIONI TORNA A CHIEDERE IL BONUS DI 1000 EURO A FAMIGLIA

Altro che inflazione fredda! Leggendo attentamente gli ultimi dati Istat, il caro vita non accenna a diminuire, soprattutto per le famiglie di operai ed impiegati e per i cittadini a basso reddito. Nel mese di marzo infatti gli aumenti congiunturali più elevati si sono registrati nei capitoli Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (più 0,4 per cento), abbigliamento e calzature, trasporti e ricreazione spettacoli e cultura (più 0,3 per cento). A conferma della lunga politica di arrotondamenti, alberghi, ristoranti e pubblici esercizi, hanno avuto un incremento del 4,3 per cento negli ultimi 12 mesi, mentre la spesa alimentare ha subito un?impennata del 4,2 per cento, portando una famiglia media a spendere 203 euro in più per alimentari e bevande rispetto ad un anno prima.

Dall?annuario Statistico Italiano, edizione 2001, pag.292, si evince che una famiglia media italiana spendeva 782.840 lire al mese (9.396.000 lire l?anno) per acquistare generi alimentari e bevande e 3.434.004 di vecchie lire per altri beni e servizi: a causa dei ritocchini e degli arrotondamenti, oggi la famiglia dovrà spendere 32.800 lire in più al mese, ossia 394.000 lire in più l?anno per una spesa alimentare passata a 9.790.000 lire l?anno,con un incremento di 203 euro. br>L?Intesa dei consumatori rinnova le proprie richieste al Governo: rivedere le previsioni per l?inflazione,sulla quale si basano gli incrementi contrattuali, che non raggiungeranno il tasso programmato dell?1,7 per cento; un controllo più rigido su tariffe pubbliche, come i trasporti, aumentate dello 0,3 per cento a marzo, il blocco per 12 mesi dei paventati aumenti dei biglietti ferroviari; un bonus fiscale di 1.000 euro per i redditi inferiori a 16.000 euro l?anno.
L?Intesa dei consumatori rivendica correttezza e serietà dell?analisi dei prezzi e delle tariffe, effettuata (lo ricordiamo), il 7 gennaio 2002, e continua ad attendere le pubbliche scuse da ministri che avevano definite ?euroterroristiche? previsioni serie e rigorose raccolte nell?interesse esclusivo dei cittadini e delle famiglie meno abbienti.


















Adoc


Carlo Pileri

Adusbef


Elio Lannutti

Codacons


Carlo Rienzi

Federconsumatori


Rosario Trefiletti



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