Inflazione: Intesa Cons., in estate stangata da 1.381 euro

Dopo il primo sciopero degli
acquisti del 5 luglio 2002, e la seconda tappa della
protesta dei consumatori dell`11 settembre scorso, oggi
l`Intesa dei consumatori scende di nuovo in campo per
protestare contro l`inflazione galoppante. Gli scioperi
dell`anno precedente erano legati all`ingresso dell`euro
(che secondo i consumatori aveva spinto molti punti vendita
a speculare sul `change over`). Adesso le associazioni
dell`Intesa sono di nuovo sul piede di guerra per aumenti
che ritengono “ingiustificati“. “Per il capitolo alimentari
e soprattutto per l`ortofrutta – spiega Rosario Trefiletti,
presidente di Federconsumatori – gli aumenti sono
soprattutto a livello di commercio all`ingrosso“.
Sul banco degli imputati, oltre a banche, negozi di
alimentari e di vestiti, ci sono ancora le assicurazioni. La
Rc auto, stando alle elaborazioni dell`Intesa, e` piu` cara
del 7,9% rispetto al 31 dicembre dell`anno scorso. Aumenti
anche per il capitolo `Abitazione` (+3,2%), `Alberghi,
ristoranti e pubblici esercizi` (+4,5%), `Trasporti` (+5%).
Si impennano pure le tariffe di luce e gas, rispettivamente
del 3,8 e del 4,6 per cento. Salgono i prezzi di
`Ricreazione e tempo libero` (+3,9%), `Mobili e servizi per
la casa` (+6,3%). Da questa pioggia di rincari non sono
esenti `Bevande e tabacchi`, piu` cari del 4,7 per cento.
Se alla fine dell`anno scorso in totale la spesa annuale
per le famiglie era di 23.480 euro, adesso, dopo l`ultima
raffica di aumenti, tra tariffe, alimentari, vestiti e
scuola, si spendono 24.861 euro, il sei per cento in piu`.
“Una situazione insostenibile che – si legge in una nota
dell`Intesa – riduce sensibilmente i redditi delle famiglie
e contro cui occorre un intervento deciso da parte del
Governo“. La protesta del 16 sara` contro “un caro-vita
galoppante che non accenna a placarsi, nonostante le favole
dell`Istat, gli accordi beffa sull`Rc auto e gli inutili
provvedimenti salva consumi che – si chiosa nella nota – con
questi aumenti sembrano piu` che altro una beffa“.