1 Agosto 2007

Inflazione, il caro-tavola frena il calo dei prezzi

Inflazione, il caro-tavola frena il calo dei prezzi
A luglio il costo della vita è sceso all`1,6% ma pesano i rincari di frutta (+6,5%) e alimentari

Inflazione in calo nell`ultimo mese in Italia. L`indice dei prezzi al consumo a luglio è sceso al +1,6% annuo, rispetto al +1,7% registrato a giugno, secondo la stima provvisoria diffusa dall`Istat (+0,2% su base mensile). Un dato “incoraggiante“, secondo il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, che “conferma l`allineamento con l`andamento medio dei prezzi in Europa“ e la necessità di “proseguire nella strada delle liberalizzazioni“. È un`estate “fredda“ sotto il profilo dei prezzi, afferma l`Ufficio studio di Confcommercio, ma sulla loro evoluzione in autunno vi sono “timori“ legati all`incognita greggio. A incidere sul rallentamento dell`inflazione è soprattutto la dinamica in frenata del comparto dei beni energetici, che ha segnato un incremento congiunturale pari al +0,3% a fronte, però, di un calo su base annua pari al -1% (contro il +1,3% di giugno). Più nel dettaglio, i carburanti hanno registrato un aumento pari al +0,8% rispetto a giugno 2007 ed una diminuzione del -1,1% rispetto a luglio 2006. In particolare, la benzina verde ha registrato un incremento su base mensile pari al +0,7% ed un calo tendenziale pari al -0,8%; il gasolio ha invece segnato un aumento congiunturale pari al +1,1% ed un calo rispetto a luglio dell`anno scorso pari al -3,2%. Il carotavola fa capolino dentro e fuori casa. Tra gli incrementi tendenziali più elevati registrati a luglio dall`Istat, infatti, al top si piazza il capitolo servizi ricettivi e di ristorazione con un rialzo pari al +3,1%, seguito dal capitolo prodotti alimentari e bevande analcoliche, con un +2,4%. Nel dettaglio, si evidenzia per i prodotti alimentari freschi un aumento pari al +3,1% (dal +3,3% di giugno) mentre per quelli lavorati si è registrato un incremento del +1,9% (+2% a giugno). Guardando però ai singoli prodotti, si scopre come la spesa diventi più cara: la frutta ha infatti registrato un incremento tendenziale pari a +6,5% (in accelerazione rispetto al +6,1% di giugno), il pesce è aumentato del +3,4% (+3,3% a giugno); in rallentamento invece la crescita dei prezzi della carne, che a luglio hanno registrato un incremento tendenziale pari al +2,3% (+2,9% a giugno). Quanto ai servizi abitativi, in salita, su base annua, anche le tariffe per la raccolta dei rifiuti (+10,5%) e dell`acqua (+3,8%). Si tratta di “speculazioni ed aumenti ingiustificati dei prezzi di beni primari, il cui consumo cresce nel periodo estivo“, che vanno “punite“, secondo il Codacons. Per Adusbef e Federconsumatori, invece, i dati sul calo dell`inflazione “sono smentiti dalla dura realtà delle famiglie“ che “per sopravvivere devono ipotecare perfino il loro futuro“. Per Adiconsum, “siamo alle solite!“ di fronte ad “un quadro del Paese che non esiste“.

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