22 Dicembre 2002

Inflazione, +2,8/2,9% a Dicembre Ma Per Consumatori e` Al 6,6%

Non si inverte la tendenza al rialzo dei prezzi: a dicembre, secondo le indicazioni provenienti dalle citta` campione, l`inflazione viaggia fra il 2,8 e il 2,9 per cento tendenziale, a fronte del 2,8% segnato a novembre. A livello congiunturale (rispetto cioe` a novembre) l`incremento e` dello 0,1/0,2 per cento. Tra le citta` piu` care si segnalano Napoli (+3,8%), Venezia (+3,3%), Bari (+3,0%), Torino e Genova (+2,9%), mentre a Milano i prezzi si sono fermati al +2,3%. Le citta` meno “care“ sono comunque Firenze e Ancona con una variazione tendenziale di +2,1%. I consumatori non sembrano, pero`, credere troppo a questi dati: secondo l`Intesa dei consumatori, i prezzi viaggiano a livelli piu` che doppi (+6,6% tendenziale) con una spesa aggiuntiva per le famiglie pari a 1.505 euro rispetto a un anno prima. Secondo l`Intesa dei Consumatori, “le famiglie italiane sono state spennate da aumenti, rincari, ritocchini ed arrotondamenti che hanno comportato una perdita secca del potere di acquisto di 1.505 euro negli ultimi 12 mesi. Se governo e istituzioni avessero ascoltato il grido di allarme dell`Intesa dei consumatori, che denunciava i ritocchi gia` in sede di conversione lira-euro, mantenendo il doppio prezzo per 12 mesi come in Francia invece di accusarle di allarmismo ed euroterrorismo, forse si sarebbe evitato il massacro dei bilanci delle famiglie“. L`Intesa – che raggruppa le associazioni Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – accusa poi “il governo di inerzia se non di non complicita“`, visto che “si accinge a dare il nulla osta per aumentare le tariffe autostradali (+2,4 per cento) e ferroviarie (+4,5 per cento), il canone Rai (+ 4,7 per cento), i conti corrente postali (+29 per cento) ed una serie infinita di altri balzelli, diretti o indiretti, che colpiranno i cittadini“.

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