Valeria BLANCO Si è insediata lunedì e già ieri ha voluto incontrare la stampa il nuovo prefetto Maria Rosa Trio, siciliana «solo per un caso nata ad Ancona», che si definisce un prefetto «low profile, ma pronta a far rispettare l’ autorevolezza del ruolo». Le sfide del territorio, non certo privo di problematiche – dalla povertà alle vertenze sindacali, passando per la movida talvolta turbolenta e le amministrazioni comunali sciolte per mafia – non la spaventano perché, come ripete spesso, è «innamorata di questo lavoro». Un lavoro che l’ ha portata in giro per tutta l’ Italia, con ultima tappa a Latina prima di approdare a Lecce. «Sono entusiasta di una città che non conosco, ma di cui sento dire un gran bene. Il primo impatto con il Salento – spiega il prefetto – è stato positivo e presto vorrei scoprire le bellezze anche culturali del territorio, magari con un tour». Per il momento, però, la sfida è quella di imparare a conoscere in fretta il territorio e le sue peculiarità, di cui il prefetto Trio ha già parlato con la collega Maria Teresa Cucinotta, trasferita a Catanzaro: le due avevano già lavorato insieme a Palermo e la stima è reciproca. «Spero di essere all’ altezza della collega Cucinotta – sottolinea il nuovo prefetto – e posso già dire che lavorerò in continuità rispetto al suo operato». Il primo segnale in questo senso è stata la conferma di Guido Aprea nel ruolo di vicario e di Beatrice Mariano in quello di capo di gabinetto. E il primo nodo problematico per un territorio votato al turismo e alla movida, il prefetto Trio l’ ha affrontato ieri, con la riunione del Comitato per l’ ordine e la sicurezza chiamato a regolare lo svolgimento del party con il dj Bob Sinclar alla Prja di Gallipoli, dopo che il Codacons aveva chiesto la sospensione dell’ evento. «Per questo e per gli altri eventi – ha detto Trio, riferendosi anche alla Taranta – troveremo il modo di contemperare tutti gli interessi per far sì che tutto si possa svolgere in maniera tranquilla, magari con una presenza più forte delle forze di polizia». La capacità di mediazione è insita nel ruolo del prefetto, ma Maria Rosa Trio crede molto anche nel lavoro di squadra, soprattutto con gli amministratori locali, con cui il confronto è e deve essere continuo. «Nella mia ultima esperienza a Latina – racconta – ho avuto un ottimo rapporto con i sindaci, e conto di iniziare a costruirlo anche qui. Credo nel lavoro di squadra, nei rapporti improntati su lealtà e chiarezza, nel dialogo e nel contatto diretto: sono io la prima a chiamare il sindaco se accade qualcosa nella sua città, com’ è capitato spesso nei mesi scorsi con l’ emergenza covid, in cui i primi cittadini dovevano essere tempestivamente informati su quanto accadeva sul loro territorio». Ed è proprio l’ emergenza Covid che, anche nei prossimi mesi, potrebbe dare qualche grattacapo. Il prefetto Trio lancia un appello al buon senso: «Bisogna fare ancora attenzione perché il problema non è risolto. Siamo in una fase delicata, in cui il distanziamento, soprattutto per i ragazzi, è importante. I controlli sono già stati intensificati, con le forze di polizia impegnate al massimo delle loro potenzialità. A seconda delle manifestazioni, poi, la loro presenza sarà rimodulata per garantire il massimo dell’ efficienza». Strategia utilizzata già ieri per risolvere l’ impasse sulla Praja: «La salute è un interesse che prevale su tutti – spiega il prefetto – ma le soluzioni vanno trovate utilizzando il buon senso e sempre nel rispetto delle regole». Tra i problemi del territorio che richiedono la massima attenzione del prefetto c’ è di certo quello del lavoro – con le preoccupazioni riguardo al futuro della fabbrica Cnh di Lecce – e quello delle amministrazioni sciolte per mafia, che va di pari passo con l’ elevato numero di intimidazioni subite dagli amministratori pubblici. «Su questo – conferma il prefetto Trio – bisogna lavorare molto e spero, con il rapporto instaurato con la magistratura, sempre nel rispetto dei ruoli, di poter trovare soluzioni. Devo ancora studiare le singole situazioni, ma il tema richiede certamente la massima attenzione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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