Inferno di neve sull’ autostrada Blitz dell’ Arma negli uffici Anas
-
fonte:
- Gazzetta del Sud
orsomarso: il capo della protezione civile regionale tansi si deve dimettere
Fabio Melia COSENZA È caccia aperta ai responsabili del “disastro bianco” dell’ A3. Una ricerca che si muove su più fronti, da quello giudiziario a quello politico. Non tralasciando i diritti calpestati dei circa 3mila automobilisti intrappolati per dieci ore tra Altilia e Cosenza, tratto di Salerno -Reggio Calabria interessato martedì scorso da un’ intensa quanto ampiamente prevista nevicata. Blitz nella sede Anas Due giorni fa, il procuratore di Cosenza, Dario Granieri, ha aperto un fascicolo d’ inchiesta per accertare chie perché ha sbagliato. È del resto evidente che di errori, nella prevenzione e nella gestione dell’ emergenza, ne sono stati commessi più di uno. L’ indagine, condotta personalmente dal capo dei magistrati bruzi, ieri s’ è concretizzata nel blitz scattato all’ interno del comparto autostradale di Cosenza, uffici sotto l’ egida dell’ Anas. I carabinieri in forza al Comando provinciale bruzio, diretti dal colonnello Fabio Ottavia ni, hanno così acquisito documentazione utile all’ attività in vestigativa in corso, atti che verranno attentamente scandagliati. Va comunque ricordato che la direzione generale dell’ Anas ha rapidamente disposto il commissariamento della “filiale” calabrese, inviando sul posto uno degli uomini più importanti della sua struttura centrale, l’ ingegner Roberto Mastrangelo, chiamato a risolvere una situazione ormai sfuggita di mano. Orsomarso accusa Tansi Il capo della Protezione civile regionale, il geologo Carlo Tansi, ha subito attribuito all’ Anas la responsabilità di quanto accaduto. Tansi ha pure aggiunto che proprio il mancato intervento dell’ ente stradale, proprietario dell’ A3 allertato dalla stessa Protezione civile con un bollettino meteorologico, ha impedito che gli automobilisti all’ addiaccio e senza alcuna assistenza venissero soccorsi in tempi rapidi. Que sta versione, tuttavia, non convince completamente il consigliere regionale Fausto Orsomarso che polemizza apertamente col geologo cosentino: «Che l’ attenzione del governo centrale e anche dell’ Anas verso la Calabria sia un nodo centrale verso cui combattere una battaglia comune anche con Oliverio è un dato di fatto su cui ci siamo già espressi. Un altro dato di fatto resta però che la nostra Protezione civile ha una parte di responsabilità in quanto durante le 10 ore di completo abbandono di migliaia di cittadini è stata percepita non già disorganizzata ma totalmente assente». Orsomarso, ringraziando invece la polizia stradale (istituzione che non è tuttavia esente dalle pesanti critiche espresse dai “sopravvissuti” al drammatico blocco autostradale), invita il governatore a richiedere le «dimissioni in bianco» di Tansi. Rimborsare i danni Le principali associazioni di tutela dei consumatori si sono immediatamente schierate al fianco di quanti hanno subìto sulla propria pelle un disagio enorme dai rischi altissimi. Adiconsum, Codacons e Federconsumatori invocano a gran voce il risarcimento dei danni patiti da migliaia di uomini, donne e bambini, mettendo a disposizione le proprie strutture legali per avviare le relative pratiche. Adiconsum, ad esempio, ripropone l’ idea del suo presidente nazionale, Pietro Giordano: avviare una commissione d’ inchiesta interna all’ Anas e creare una struttura di conciliazione che permetta di risolvere rapidamente la faccenda dei risarcimenti. Codacons, invece, attraverso il suo presidente Carlo Rienzi, da oggi metterà a disposizione dei diretti interessati gli appositi moduli per chiedere il ristoro dei danni. «Già prima di martedì 19 gennaio Tg nazionali e regionali, radio, stampa, sitie canali dedicati annunciavano l’ arrivo del maltempo nel Mezzogiorno, che avrebbe comportato nevicate finanche a bassa quota. Evidentemente-chiude con amaro sarcasmo e indignazione Federconsumatori Calabria – gli unici che non hanno sentito tale notizia sono stati i responsabili di Anas, Protezione Civile, Prefettura, Provincia e tutte le autorità competenti in materia di sicurezza della viabilità stradale in Calabria».
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa