ROMA
(ANSA) – ROMA, 09 MAR – La caduta della produzione industriale a gennaio è un “dato inevitabile, considerato il crollo dei consumi orami generalizzato. Non si capisce, infatti, perché la produzione industriale dovrebbe ripartire dal momento che le famiglie non hanno soldi per acquistare i beni prodotti dalle industrie”. E’ quanto sostiene il Codacons commentando i dati dell’Istat. “E’ per questo che Monti, il quale ha fatto fronte con decisione al rischio default connesso all’alto debito pubblico, dovrebbe – spiega – invertire la rotta in relazione al problema della bassa crescita, decidendosi finalmente a salvaguardare la capacità di spesa delle famiglie italiane, che invece è stata pesantemente intaccata, sia dal Governo Monti che dal Governo Berlusconi”. E questo, aggiunge l’associazione a tutela del consumatore, “non solo perché le tasse sono state alzate ai poveri, invece, che agli speculatori finanziari, a chi possiede grandi patrimoni e a quelli che guadagnano più di 90.000 euro, cosa che non avrebbe inciso negativamente sui consumi, ma – sottolinea – anche perché, congelando pensioni e stipendi dei dipendenti statali e facendo schizzare contestualmente i prezzi con l’aumento dell’Iva e delle accise, si è mandato sul lastrico un terzo della popolazione italiana”. (ANSA).

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