INDUSTRIA: PRODUZIONE ANCORA GIU’, IN CALO PER 11 MESI
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fonte:
- Ansa
ISTAT,A MARZO -23,8% ANNUO;CSC ISAE, DATO APRILE SARA’ IN RIALZO
(di Paolo Rubino)
(ANSA) – ROMA, 11 MAG – Non rallenta il calo della produzione
industriale: a marzo l’Istat ha registrato ancora un segno meno,
per l’undicesimo mese consecutivo. Una lunga serie negativa che
potrebbe interrompersi con i prossimi dati di aprile, che il
centro studi di Confindustria e l’Isae prevedono finalmente in
rialzo su base mensile.
Intanto la contrazione annua peggiora al -23,8% a marzo 2009
dal -21,2% rilevato a febbraio: lo indicano i dati corretti
dall’Istat per gli effettivi giorni di lavoro che consentono un
riscontro diretto dell’andamento reale dell’industria al netto
degli effetti di calendario (il dato grezzo, con due giorni
lavorativi in più rispetto a marzo 2008, indica invece una
flessione del 18,2%). L’indice si conferma così ai livelli più
bassi da quando c’é una serie storica confrontabile di
rilevazioni Istat sulla produzione industriale (dal 1990, con la
prima rilevazione annua a gennaio 1991).
In un mese, a marzo rispetto a febbraio, il calo è stato del
4,6%, in linea con la variazione congiunturale che era stata
registrata il mese prima. L’Italia archivia così i dati sulla
produzione industriale nel primo trimestre del 2009 con una
accelerazione del crollo: registrando un calo del 9,8% rispetto
al trimestre precedente, la media dei primi 3 mesi del 2009
segna una variazione su base annua (rispetto allo stesso
trimestre dell’anno precedente) che sale al -21% (-21,7 l’indice
grezzo) dal -10,2% del quarto trimestre 2008 (-10,3 grezzo).
Il calo registrato a marzo è "diffuso", spiegano gli
esperti dell’Istat: tocca i diversi settori produttivi in modo
più uniforme e generalizzato. Si contrae anche la produzione di
energia, indice della cattiva salute dell’intero sistema
economico: -2,6% in un mese, -16,8% rispetto a marzo 2008; nel
trimestre -4,9% congiunturale, -11,8% tendenziale.
Per la produzione di autoveicoli la flessione è 35,1% annuo
e (-28% dati grezzi) e del 40,7% nella media dei primi tre mesi
rispetto all’ultimo trimestre 2008.
In un solo settore si registra un aumento della produzione su
base annua: prodotti e preparati farmaceutici, +5,3%.
"La fase di profondo rosso dell’economia è pesante e
occorre tenere la guardia alta", commenta Confesercenti che
sollecita "interventi forti" per sostenere i segnali che sono
invece positivi, come il "clima di fiducia che sta migliorando
fra gli imprenditori"; e segnala un problema di accesso al
credito: Banca d’Italia e Governo "non possono stare a
guardare". Per il Codacons "il Governo dovrebbe fare una seria
manovra per rilanciare i consumi": tra l’altro, quadruplicare
la distribuzione delle social card estendendola a "2,4 milioni
di individui, quelli che secondo l’Istat sono da considerare
poveri assoluti".
Ora l’attesa è per i dati di aprile che con un +1,5%
rispetto a marzo, stima Confindustria, potrebbero leggermente
rallentare al -23,
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